Talk to Me, recensione: se hai paura non lasciarli entrare

Talk To Me, considerato il film più spaventoso dell'anno, è arrivato nelle nostre sale il 28 settembre 2023. Parlare con i morti non è mai stato così facile. Basta stringere una mano imbalsamata e dire "Parla con me" e poi "Ti lascio entrare". Bisogna stare attenti perché tutto questo può creare dipendenza.
Talk to Me, recensione se hai paura non lasciarli entrare

Talk to Me, è un film horror soprannaturale diretto dai gemelli Danny e Michael Philippou, noti per il loro canale YouTube RackaRacka, e scritto da Danny Philippou e Bill Hinzman, basato su un soggetto di Daley Pearson. I due Youtuber hanno dato vita ad una storia davvero convincente e innovativa. Dimenticate le tavole Ouija, ora per parlare con i morti basta una mano imbalsamata.

I gemelli Philippou utilizzano il film per mostrare, in modo metaforico, il modo in cui i giovani, persi nei loro più assurdi divertimenti, stanno andando verso un irrefrenabile decadimento. Il genere Horror, sin dalla sua nascita, ha sempre posto lo sguardo verso la società, portandone alla luce gli aspetti più sgradevoli. Gli Youtuber non si risparmiano in nulla, mettendo in mostra i comportamenti poco considerevoli che molti adolescenti stanno assumendo a causa dei mille stimoli a cui sono sottoposti, in ogni momento della giornata, attraverso i social.

Talk to Me, affronta i tuoi demoni

Uno dei motivi principali per cui il film dovrebbe essere visto dagli adolescenti, a cui Talk to Me si rivolge maggiormente, è il modo in cui viene trattato il problema della dipendenza da droghe, nell’accezione più ampia del termine, attraverso quel desiderio incessante di parlare con i morti. Prima di proseguire con la recensione del film qui una breve trama:

Mia, diciassette anni, sta affrontando il secondo anniversario della morte della madre. Mia, una sera convince la sua migliore amica Jade ad andare ad una festa a casa di amici, i quali si divertono ad entrare in contatto con i morti attraverso una mano imbalsamata. Il “gioco” consiste nell’afferrare la mano, dire la frase “parla con me“, per vedere il fantasma, e poi pronunciare le parole “ti lascio entrare” così da lasciarsi possedere. Il tutto deve avere una durata di novanta secondi, al termine dei quali la mano imbalsamata deve essere strappata via dall’ospite, per non permettere allo spirito di restare nella terra dei vivi. Qualcosa, però, non va come dovrebbe andare.

Per Mia e i suoi amici, parlare con i morti e lasciarsi possedere, è una vera e propria dipendenza, tanto da non preoccuparsi del benessere delle persone che hanno intorno, finendo per mettere in pericolo la vita di un bambino. Una cruda rappresentazione di come le droghe rendano le persone egoiste, capaci solo di pensare al loro stare in estasi. Questo desiderio di strafarsi e di avvicinarsi alla morte può nascondere un qualcosa di ancora più inquietante e raccapricciante: il bisogno per i giovani di sentirsi vivi. La voglia di sentirsi persone che respirano, capaci di provare emozioni, li porta ad avvicinarsi sempre di più alla morte.

I genitori non sempre hanno colpe

Immagine dal film Talk to Me
Immagine dal film Talk to Me

Abituati ad incolpare i genitori, gli adulti, per i comportamenti dei ragazzi, risulta interessante come gli Youtuber vogliano far allontanare il pubblico da questa visione, non sempre veritiera. I due Youtuber, infatti, attraverso il personaggio della madre di Jade, vogliono far vedere come anche se un genitore cerchi in tutti i modi di tenere sotto controllo i propri figli, questi ultimi finiranno sempre per fare di testa propria, arrivando a commettere diversi errori. Purtroppo è difficile tenere a bada adolescenti completamenti persi, in cerca della loro identità in un mondo che gliene offre solo di fittizie.

Talk to Me: “Vedere e sentire tutto al posto del passeggero”

La mano imbalsamata in Talk To Me
La mano imbalsamata in Talk to Me

La dipendenza dalle droghe è direttamente collegata alla dipendenza da social. I ragazzi non possono fare a meno di riprendere ogni cosa che fanno e questo li porta a non distinguere più la realtà dalla finzione. Tutto per loro diventa fonte di divertimento e spettacolo, come la sofferenza dei loro amici e di chi non conoscono: quegli spiriti, disturbati dall’eterno riposo solo per gioco, sono pur sempre delle persone.

Talk to Me, porta anche a riflettere su un altro aspetto della vita di oggi, ovvero quello che le persone preferiscono vivere la vita degli altri attraverso uno schermo piuttosto che la propria. Il farsi possedere equivale a lasciare il tuo corpo nelle mani di qualcun altro e te non puoi fare altro che guardare. Significative le parole di Mia in riferimento alla possessione, ma cariche di altro significato: “Vedere e sentire tutto al posto del passeggero“.

Mia, una protagonista egoista?

Mia è una protagonista controversa. In lei prevale principalmente l’egoismo e l’opportunismo perché affetta da un’altra dipendenza, quella dal dolore. Mia non ha superato la morte della madre e questo la porta a non prendere in considerazione il bene delle persone che ha accanto, perché troppo occupata a preoccuparsi di se stessa. Allo stesso tempo però mostra i suoi lati altruisti, dove fa di tutto per salvare il prossimo. La descrizione che è appena stata fatta può sembrare incoerente, ma è proprio questo il bello del suo personaggio, il fatto che si comporti in questo modo.

Mia è un personaggio vero che non sa gestire le sue sofferenze, che non sa come superare il suo dolore ed è disposta a tutto pur di tornare a respirare, a sentirsi viva e questo la porta a prendere strade sbagliate. E non è forse ciò che accade alla maggior parte delle persone che non sanno gestire le loro ferite e che non riescono a conviverci?

Talk to Me è un film che lascia molto pensare e che dovrebbe essere visto per tutti questi significati che racchiude, e ne potrete trovare tanti altri. Non abbiate paura e andate al cinema a stringere quella mano imbalsamata, la quale sta portando molti a chiedersi se esiste davvero (noi di CiakClub rispondiamo qui a tale quesito). I gemelli Philippou, piccolo spoiler, sono già al lavoro per un prequel. Una cosa non vi abbiamo detto, il film mette davvero paura. Distribuito in Italia dalla Midnight Factory lo trovate al cinema dal 28 settembre 2023.

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