Nimona, recensione: la spada che non sapevi di volere nel cuore

Nimona è il nuovo capolavoro animato approdato su Netflix. Il film è tratto dalla graphic novel di ND Stevenson, e vuole raccontarci una storia fresca, emozionante e politica. Lo fa senza paura, senza preoccuparsi di chi non vuole capire. E per questo lo ringraziamo.
Nimona, recensione: la spada che non sapevi di volere nel cuore

Nimona è l’ultima perla animata che Netflix ha deciso di mostrarci. L’ultima di tante a dire il vero. “A tien’ ‘na cosa ‘a raccuntà?” bene, Nimona ne racconta tantissime. Il film di Nick Bruno e Troy Quane, tratto dalla graphic novel di ND Stevenson, parla chiaro, in modo fresco ed efficace. E lo fa entrando nel merito di questioni ancora oggi complicate, in cui bisogna “camminare in punta di piedi” o si rischia di cadere nel qualunquismo più becero. Se vi sentite soli, se vi sentite diversi, se siete “diversi” allora non guardate Nimona, ma fatelo vedere a tutti quelli che non possono, o non vogliono, capirvi.

Nimona: la trama

In un regno medievale, ma tecnologico come il nostro, Ballister è la prima persona che sta per diventare cavaliere pur non essendo di famiglia nobile. Nel suo percorso all’interno dell’Institute, ricco di discriminazione e pregiudizio, il supporto morale datogli da Ambrosius, il suo ragazzo, è stato la colonna che l’ha sempre sorretto. Oltre alla fiducia che gli ha sempre mostrato la Direttrice e anche la regina Valerin.

Ambrosius è discendente diretto di Gloreth, la donna che mille anni prima ha fondato il regno e l’ha protetto da un mostro, ed è ricordata oggi come una divinità. Il giorno della proclamazione qualcosa va storto, e il regno entra nel panico accusando Bal di essere un assassino. Così conosce Nimona, una ragazza mutaforma perseguitata per i suoi poteri…

La storia chi la scrive?

Il mondo di Nimona è del tutto simile a quello reale, non a caso è stato rappresentato come un regno medievale. Un’epoca la nostra in cui sembra andare tutto liscio finché non cambia qualcosa. Finché il fascino sublime di una novità non si divide in odio e amore, sostegno e soppressione. Millenni fa ci è stato detto ciò che è giusto. Millenni fa ci è stata data una guida, innalzata oggi al cielo. Un ente esterno che detta ancora regole in un mondo che non è più suo già da tanto tempo.

Ma un nemico comune è la ciliegina sulla torta. Solo quando potremo puntare il dito contro qualcuno che è diverso, qualcuno come Nimona ad esempio, ci sentiremo parte della società, dimenticandoci di noi stessi.

I am Nimona.

I am Nimona.
I am Nimona.

Abbiamo perso quando chiediamo a qualcuno “Cosa sei?“. E Nimona ha sempre la risposta giusta a questa domanda. È irriverente, e con chi non vuole capirla non perde molto tempo. A lei non piace cambiare, lei deve cambiare. A lei appartiene ogni corpo, eppure non si sente a suo agio in nessuno di essi. Viene definita più volte un mostro, e più volte la sua corazza emotiva non basta a reggere il colpo. Perfino Bal per quanto è insicuro cade in questo tranello. Perché ci cadiamo tutti?

Ma forse possiamo sempre cambiare il modo in cui vediamo le cose. Perché proprio quando credi che è impossibile modificare il pensiero di qualcuno, ti rendi conto che il tuo l’hai già cambiato.

Oh my Gloreth! Che tecnica!

"Non so cosa sia più spaventoso, se il fatto che tutto il regno voglia infilarmi una spada nel cuore, oppure che a volte vorrei lasciarglielo fare"
Non so cosa sia più spaventoso, se il fatto che tutto il regno voglia infilarmi una spada nel cuore, oppure che a volte vorrei lasciarglielo fare

Il lavoro di Bruno e Quane (e di tutto il team) è stato incredibile. Non solo hanno reso il design del fumetto più appetibile, ma hanno portato sullo schermo un prodotto impeccabile in tutto. Non averlo mandato in sala è un delitto! Una sceneggiatura eccezionale, cristallina, capace di restare nel tempo. Un ritmo intenso, serrato, ma che con una direzione perfetta ti permette di non perdere nessun dettaglio. E proprio la regia, che nei prodotti animati è più che altro storyboarding, ci regala momenti degni di un grande schermo.

Doveva essere Disney? Più o meno

Nel 2015 20th Century Animation aveva acquisito i diritti per la trasposizione cinematografica di Nimona. Con Blue Sky Studios, che per intenderci sono gli stessi de L’Era Glaciale, hanno quindi iniziato a lavorare al film. Finché, un bel giorno, The Walt Disney Company acquisì i 20th Century Studios, ordinando la chiusura dei Blue Sky Studios. Quello che c’era del film è poi stato acquisito da Annapurna Pictures che lo completò per distribuirlo su Netflix.

Quasi come Shrek, Nimona prende tanto di quello che vediamo in un classico Disney, e più in generale in una fiaba. Ma non vuole essere una parodia di tutto ciò, vuole essere Nimona. Vuole parlare di temi nuovi, centrali nella nostra vita e necessari per il nostro presente e futuro. La Disney non è mai stata così critica, e mai lo sarà, soprattutto con un prodotto confezionato per bambini “che mai potrebbero capirlo”. Ma che si trova al terzo posto nella classifica Netflix, nella sezione “per bambini”. E che serve a noi, “gli adulti”, quanto a loro.

Grazie Nimona!

Una sana dose di lacrime e risate, grazie Nimona
Una sana dose di lacrime e risate, grazie Nimona!

L’animazione ci sta offrendo tantissimo ultimamente, anche Spider-Man: Across the Spider-Verse (leggi qui la recensione) ad esempio. E la cosa che accomuna questi film è che sono maturi, tanto. Non hanno paura ad usare parole, espressioni e concetti forti. Perché è così il mondo in cui viviamo: forte, complicato, apparentemente imbattibile. Ma questo mondo non deve dirci chi o cosa siamo: se buoni o cattivi, eroi o mostri. Nessuno lo sa a parte noi stessi.

Nimona abbatte le mura che ci siamo costruiti, che abbiamo usato per proteggerci da ciò di cui non dovremmo avere paura. Guardiamo spesso con disprezzo tutto quello che è diverso, senza capire che “diverso” non è “sbagliato”.

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