Super Mario Bros: anatomia di un record contro il fallimento del ’93

A diverse settimane dall'uscita di Super Mario Bros il botteghino parla chiaro: si tratta a mani basse di un record senza precedenti. Il film sta infatti continuando a infrangere record e non accenna minimamente a fermarsi. La qualità tecnica del prodotto e le intelligenti scelte stilistiche di Illumination Entertainment sembrano ripagare.
Super Mario Bros: anatomia di un record contro il fallimento del '93

Da diverse settimane non si fa altro che parlare del nuovo film che ha per protagonista il più famoso idraulico del mondo. Questo Super Mario Bros si è rivelato una sorpresa per il successo che sta avendo (ma forse neanche poi così tanto inattesa) e non accenna ad arrestare la sua avanzata, distruggendo qualsiasi record immaginabile.

Un botteghino da urlo, ancora e ancora

I Super Mario Bros
I Super Mario Bros

Fin dai primi giorni della sua uscita il film raccoglie degli incassi mostruosi, facendo già presagire i futuri sviluppi. Ad oggi non ci sono state che conferme di questa tendenza, ed anzi si è andati persino molto oltre. Non solo Super Mario Bros ha già raggiunto e superato il mezzo miliardo di incassi (il più grande incasso di questo primo trimestre 2023), ma è riuscito a raggiungere un’infinità di altri traguardi da primato.

È già il miglior film d’animazione di sempre, battendo anche Frozen 2, ha registrato il maggior incasso di sempre per un film tratto da un videogioco, è il secondo più grande debutto per un film d’animazione, come già detto è il debutto col maggior incasso del 2023 e anche per Illumination Entertainment. Infine è stata registrata la più grande apertura di sempre nei soli primi 5 giorni dall’uscita di un film.

Ad oggi gli incassi globali si aggirano attorno ai 678 milioni. Insomma è ormai certo che Super Mario Bros diventerà un caso storico e rimarrà in vetta alle classifiche ancora per molto, molto tempo.

Le citazioni e le aspettative per Super Mario Bros

La Principessa Peach
La Principessa Peach

Uno degli aspetti più forti e presenti all’interno della pellicola, scelta che ad alcuni è piaciuta mentre altri hanno odiato, sono le ripetute citazioni. Che si tratti di rimandi esterni o riproposizioni prese direttamente dal videogioco, evidentemente vengono inserite citazioni a ripetizione. In particolare per il secondo tipo di citazioni si è però fatta un’operazione intelligente cercando di giustificare e dare un contesto (laddove possibile) a questi inserimenti mutuati dal prodotto originale.

Un altro aspetto da affrontare sono le aspettative. Per Super Mario Bros. – Il film molto più che per altri, le aspettative hanno giocato un ruolo assolutamente non secondario. Anche qui le dinamiche sono eterogenee. C’era chi non si aspettava niente, spaventato dai precedenti del ‘93 e, in generale, del difficile rapporto videogiochi-film, altri che invece già dal primo trailer prevedevano un prodotto che rispettasse al meglio e omaggiasse lo spirito del videogioco.

Ritocchi e ritagli

Una scena tratta da Super Mario Bros
Una scena tratta da Super Mario Bros

Merito della direzione creativa del progetto è stata l’introduzione di alcuni elementi non mutuati dal gioco (che non staremo qui ad elencare, per evitare spoiler, ma che vi invitiamo calorosamente a scoprire) che danno quella marcia in più, aggiungendo della sostanza nutritiva all’opera e attualizzando alcune scelte che oggi non avrebbero funzionato su schermo.

Ma ci sono anche molti aspetti negativi nel film dei Super Mario Bros che lo appesantiscono un po’. L’eccessiva ripetitività di alcuni elementi identificativi del franchise e l’assenza di una vera e propria profondità sono alcuni tra questi. Ma visto l’estremo amore messo nel prodotto e la qualità di tutto ciò che concerne scelte stilistiche e tecniche prese dalla produzione, non si può far altro che perdonargli tutte le mancanze e godersi serenamente questo tripudio di colori e divertimento.

Film e videogiochi: eterni incompresi (o quasi)

Bowser, l'iconico rivale di Mario
Bowser, l’iconico rivale di Mario

Tutti sappiamo quanto difficile sia il rapporto tra il mondo dei videogiochi e quello del cinema. La storia è piena di esempi che sottolineano la quasi impossibilità di realizzare dei bei prodotti derivati dal materiale interattivo di partenza. Gli esempi abbondano: Resident Evil, Tom Raider, Silent Hill, Pixels,  e lo stesso Super Mario Bros del 1993. Mentre dall’altra parte, le mosche bianche che sembrano invertire la tendenza sono a dir poco esigue (La serie di The Last of Us e in parte questo Super Mario Bros e pochi altri).

Parlando dell’omonimo film live action, predecessore di quest’ultimo d’animazione, il paragone è inevitabile, così com’è inevitabile l’esito. Sarebbe troppo facile scagliarsi livorosamente contro l’opera di Rocky Morton e Annabel Jankel., con Bob Hoskins e John Leguizamo. La pellicola dovrebbe essere piuttosto considerata anche come una vittima degli anni ‘90, decade che tendeva ad un’estetica molto particolare e trash. Inevitabilmente quest’ultima è stata inserita a forza nel film. Il Super Mario Bros. del 1993 non potrebbe essere proprio considerato come un saggio sulle brutture degli anni ‘90 in ambito cinematografico?

La difficoltà e le criticità che hanno afflitto quello che poi si è rivelato il fallimento di inizio anni ‘90 deve essere ricercato proprio nella parte narrativa. La necessità di dover inventare una trama (pressoché assente nel videogioco originale) ha “costretto” gli sceneggiatori a pescare dalla realtà che allora li circondava, con questi disastrosi risultati. Non è certo la scusa per giustificare qualcosa di così trash e mal riuscito, ma piuttosto il modo di vedere un’occasione mancata. Detto questo, gli sceneggiatori avevano proprio esagerato.

Super Mario Bros: un roseo futuro

Tirando le somme, il nuovo film Super Mario Bros riesce a imporsi egregiamente in un mercato globale che lo innalzerà sicuramente sul podio dei più grandi incassi nella storia del cinema d’animazione e rappresenta una grande esempio di come andrebbero fatti i film tratti dai videogiochi. È necessario rispettare lo spirito e capire che per fare del buon cinema non basta copiare ed incollare o inventare di sana pianta. Serve prendere sul serio il prodotto di riferimento e valorizzare al meglio quello che si ha. Le parole d’ordine sono: conoscere, capire e adattare.

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