Nel quinto episodio di Succession non c’è più tempo per le lacrime: pur senza il suo storico fondatore, la Waystar deve andare avanti. Ci sono progetti da finanziare, meetings da presenziare, azioni da vendere e affari da concludere. Matsson, il miliardario svedese proprietario di GoJo, aveva già palesato nello scorso episodio una certa insistenza per chiudere l’acquisizione della Waystar il prima possibile. Per i Roy è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e iniziare a fare sul serio, se non vogliono rischiare di diventare semplice pedine nelle mani esperte di Mattson.
Non c’è due senza tre

Kendall e Roman potranno pur aver scalato i vertici della Waystar, diventando CEO e COO, ma Shiv non ci sta ad essere lasciata indietro. Aggrappandosi alla promessa strappata ai fratelli nell’episodio precedente, Shiv impone la sua presenza in tutte le decisioni dell’azienda, non permettendo a nessuno di dimenticare che anche lei, in quanto Roy, ha diritto ad una fetta di torta.
Il suo atteggiamento da ficcanaso, però, non risulta del tutto indesiderato, visto che Kendall e Roman già mostrano i primi segni di drammatica inesperienza nei loro rispettivi ruoli. Kendall sembra essersi nuovamente avviato, come in ogni stagione, verso un nuovo percorso di auto sabotaggio, mentre Roman sembra essere quello con maggiori difficoltà nel metabolizzare la morte del padre. Tocca a Shiv salvare la situazione muovendo i fili dietro le quinte.
La Norwegian Wood di Succession

Questo quinto episodio della quarta stagione Succession ci riporta ad un’atmosfera molto simile a quella del sesto episodio della seconda stagione, Argestes. Un pomposo ritiro per uomini d’affari schifosamente ricchi, ma stavolta siamo in Europa. Se l’hotel di Argestes assomigliava, per clientela, ad una lussuosa casa di riposo, le baite norvegesi di questo episodio sono pullulate da una nuova generazione di ricchi, giovani, ipertecnologici, alla moda.
I Roy e il loro team consiglieri over sessanta non sono mai risultati così fuori luogo. Forse la Waystar è davvero un fossile aziendale, che la morte di Logan sia giunta tempestivamente poco prima del declino della compagnia? Il premio pesce fuor d’acqua, però, se lo aggiudica il cugino Greg, del cui ruolo, episodio dopo episodio, tutti iniziano a dubitare, spettatori compresi.
The Immigrant Song

“Sono Europei, sono morbidi” dichiara Gerri, in volo su un jet diretto in Norvegia. Nulla di più sbagliato: gli Svedesi sono veri vichinghi, e non si fermano davanti a nulla. Improvvisamente, Matsson pone sul tavolo nuove condizioni per l’acquisizione: cosa avrà la meglio, il valore affettivo per l’azienda di papà o milioni di dollari freschi di stampa? La risposta potrebbe sorprendervi.
Però, come va il detto, chi troppo vuole… che sia riferito ai Roy o a Matsson, è tutto da vedere. Una corda è tirata da due capi, per questioni di orgoglio, sentimentalismo, principio, c’è il rischio che si spezzi nel mezzo. Kendall, Roy e Matsson potrebbere trovarsi a dover raccogliere i cocci di un affare su carta già concluso. Di certo, per appianare le tensioni non potranno contare sulla mediazione fra i rispettivi team di legali, impegnati in una colazione continentale e un campionato internazionale di frecciatine. (ATTENZIONE il prossimo paragrafo contiene SPOILER per il quinto episodio)
Succession: pulizie di primavera

“Ti riempirò la bocca con così tanti soldi che cagherai statuette dorate” erano le raffinate parole di Kendall per il capo della Vaulter, nella prima stagione. Matsson utilizza la stessa tecnica, facendo alla Waystar “un’offerta che non potrà rifiutare”. Tutto grazie alle dritte di Shiv: come sempre in Succession, il Roy apparentemente più adatto a gestire l’azienda è sempre quello messo da parte. Inevitabilmente, una volta acquistata una posizione di preminenza, perde completamente il controllo. È quello che sta succedendo a Kendall e Roman, che, dopo aver venduto a GoJo, saranno costretti a trovarsi un vero lavoro.
E, a proposito di licenziamenti, gli svedesi hanno lasciato alle loro spalle un vero massacro. Le uniche incolumi sono le donne, su probabile suggerimento di Shiv, per cui Matsson pare aver sviluppato una certa simpatia. Scopriremo nel prossimo episodio se la avrà spedito una sacca di sangue congelato per iniziare formalmente il corteggiamento. Tom rischia di perdere non soltanto il lavoro, ma anche l’ormai fragilissimo rapporto con Shiv. Che dire, difficile resistere al fascino europeo.