Si dice spesso “si torna sempre dove si è stati bene” e, anche se questo non è del tutto vero, dopo quasi due anni dall’uscita della prima, premiata stagione, i protagonisti di Schmigadoon! ritornano dove tutto è iniziato. O quasi.
La serie tv comedy di Cinco Paul e Ken Daurio, creatori di incantevoli pellicole d’animazione (Cattivissimo Me, Lorax, Ortone e il mondo dei Chi), è considerata un grande omaggio ai musical più famosi della storia con tanti e precisissimi riferimenti. Ma nella nuovissima stagione sempre targata Apple, lo scenario diventa Schmicago ed i colori pastello degli anni ’50 assumono nuances accese come quelle delle luci a neon a contrasto sugli sfondi (o)scuri dei musical degli anni ‘70.
La trama
Ispirata a Un Lupo Mannaro Americano a Londra, la storia della prima stagione è quella di due campeggiatori che, tra problemi di coppia e ostacoli della vita più in generale, finiscono nel mondo del musical con lo scopo di capire chi sia il loro vero amore.
Josh (Keegan-Michael Key), chirurgo ortopedico, e Melissa (Cecily Strong), un’ostetrica, dopo essersi ritrovati e perdonati, nella nuova stagione fanno ritorno alla loro ordinaria vita, colmi di felicità prima e divorati dalla routine poi. In cerca di avventura tornano nella foresta per raggiungere il villaggio di Schmigadoon, ma finiscono a Schmicago, una versione del precedente mondo parallelo che strizza l’occhio alla sensualità e al mistero dei musical irriverenti del ‘75 (vedi Chigago e Cabaret).
Vecchio cast, nuove reference per il mondo Schmigadoon!

Se i due personaggi principali rimangono gli stessi, il resto del cast cambia completamente, ma solo nel ruolo che interpretano, riflettendo l’evoluzione politica e culturale dei musical a cui si ispirano.
Dove Cameron diventa Jenny Banks spudorata come Sally Bowles di Cabaret, Jaime Camil è il sergente Rivera, lampante riferimento all’ispettore Javert di Les Misérables, mentre Kristin Chenoweth è la signorina Coldwell, un ibrido tra l’Hannigan di Annie e la Lovett di Sweeney Todd.
Altro personaggio ispirato (se non identico) a Sweeney Todd è il macellaio Dooley Finn di Alan Cumming. Degna di nota è Jane Krakowski che buca lo schermo nei panni della brillante Bobby Flanagan, in omaggio a Billy Flynn di Chicago con sfumature alla Roxie Hart. Il riferimento alla controcultura hippie di Hair arriva con Aaron Tveit che, dopo essere stato un alquanto sciapo mascalzone-rubacuori, finisce per diventare il peace&lover Topher.
Un narratore per la storia

Una delle grandi novità di questa stagione è la presenza di un personaggio racconta storia. Ad interpretarlo è Tituss Burgess, il cantante da Premio Emmy, noto per il suo ruolo in Unbreakable Kimmy Schmidt.
Attraversato il ponte, i protagonisti vengono accolti dalla sua presenza scenica e l’attore fa subito sfoggio dalle doti sue canore, segnando l’abbandono definitivo dei fondali finti del setting e delle ambientazioni zuccherose ispirate alla Golden Age di Brodway della prima stagione.
Tra omaggio amorevole e parodia dissacrante

Il cambio di ritmo scelto per questa nuova stagione aiuta lo spetattore a non annoiarsi e non cadere nella ripetizione. Invariata rimane la cura dei dettagli (quasi spasmodica), sia per quanto riguarda la musica, spina dorsale della serie, sia per quanto riguarda costumi e trucco.
C’è l’amore, la rivalità, la corruzione, la gelosia, la libertà, la ricerca di sé, il senso di smarrimento, le regole e la disobbedienza. Tutto è perfettamente studiato ed in linea con l’ambientazione nell’era a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70.
La serie è stata appositamente realizzata per gli appassionati di musical e attira quindi un pubblico circoscritto e con un preciso gusto. Un aspetto probabilmente a sfavore del prodotto che, però, se studiato e analizzato entro i confini di questo genere è realizzato molto bene.
Lampante, infatti, è la capacità di autori e creatori di scomporre le colonne portanti dei musical ricostruendole in chiave parodica con grande pulizia e successo.
Schmigadoon!, una seconda stagione più godibile

Le fondamenta della nuova stagione sono le stesse della prima: la coppia Josh-Melissa è confinata in una realtà fuori dalle regole, dalla logica e dallo stile musicale preciso. Cambia, però, la reazione sia degli stessi soggetti sia del pubblico.
L’assurdità e la vena comica ci sono ancora, ma il mondo fittizio non rappresenta più una trappola; i personaggi non sopravvivono e basta, non si limitano più a reagire alle circostanze bizzare, ma si evolvono esattamente come ogni elemento che li circonda. Sanno come muoversi e come rispondere ad una canzone, riuscendo addirittura ad esserne partecipi.
I numeri musicali che nella prima stagione risultano dilatati e a tratti ridondanti, in questi primi episodi della seconda sembrano essere più orecchiabili, gradevoli e audaci.
Se prima Schmigadoon! rappresentava il mondo come vorremmo che fosse, sempre sereno, perfetto e senza troppe “tribolazioni e beghe”, Schmicago è la versione affascinante di quell’universo, alimentata dal desiderio di cambiare, mettersi alla prova, conoscere le proprie sfaccettature e farsi trasportare anche dalle fantasie più curiose ed insolite.
Dove e quando vedere la nuova stagione?
Schmigadoon! rientra nelle uscite più attese del mese ed i primi tre episodi sono disponibili su Apple Tv+. Con rilascio settimanale fino al 3 maggio, i restanti usciranno ogni mercoledì.