Saw X, un film a metà strada tra l’essere un midquel e un origin story, è il capitolo che tutti i fan stavano aspettando da quando uscì quel dimenticabile spinoff nel 2021 dal titolo Spiral – L’eredità di Saw. Il film si inserisce nella cronologia dell’intera saga tra il primo e il secondo capitolo, ma è anche un rilancio del franchise, che si può apprezzare a prescindere dalla conoscenza della saga completa. Saw X può essere considerato una origin story, in quanto racconta la nascita dell’antieroe John Kramer.
In questo film, quando incontriamo Kramer, egli ha già compiuto i suoi primi esperimenti di redenzione sugli esseri umani, ma la storia si concentra proprio sul raccontare al pubblico il motivo per cui ha dato inizio ai suoi giochi mortali. Questo film può essere visto come un nuovo inizio per un franchise che ha fatto la storia dell’horror negli anni post 11 settembre. Un franchise che vuole conquistare le nuove generazioni e farle tremare con scene all’ultimo sangue. Anche con saghe che credevamo chiuse da tempo, certe volte si ottengono ottimi risultati di revival: basti guardare alla formula del successo dei recenti Scream. Ma con una differenza: Kramer è l’angelo della redenzione.
John Kramer fa la cosa giusta o sbagliata?
La saga di Saw ha sempre giocato con l’etica morale dei suoi spettatori portandoli a chiedersi continuamente se le azioni compiute da John Kramer nei confronti delle sue vittime fossero giuste o sbagliate. Dopotutto lui non uccide nessuno, lascia alle vittime stesse la scelta di vivere o morire. Chi decide di vivere e supera la prova, tagliandosi un braccio o cavandosi un occhio o qualsiasi altra cosa venga richiesta per sopravvivere, ne esce fortemente cambiato da questa esperienza, decidendo di vivere una vita migliore rispetto a quella precedente.
Le vittime di Kramer sono tutte persone che non danno valore né alla loro vita e né a quella degli altri: drogati, tossicodipendenti, alcolisti, malfattori, truffatori e via dicendo. Questo rende ancora più interessante la domanda che ci si pone, perché dopotutto non se la prende mai con persone innocenti, o meglio con persone che apprezzano la vita. Kramer dona agli altri la possibilità di continuare ad apprezzare quella vita che a lui stesso gli sta scivolando via a causa del cancro al cervello.
In Saw X tutto questo è reso di nuovo il cuore pulsante del film. Le vittime, nel nuovo capitolo, sono dei truffatori che giocano con la speranza dei malati terminali, facendogli credere di avere la cura ai loro mali, sottoponendoli a finti interventi e a finte terapie, al fine di rubare loro solo i soldi. John Kramer stesso cade vittima dei finti dottori e, una volta scoperto il loro inganno, non può fare altro che sottoporli alle sue prove, al fine di renderli consapevoli del male che stanno procurando a tutta quella gente che vive di sole speranze.
“Non è una punizione ma un risveglio“

Saw X, mantiene lo stile e l’atmosfera dei primi capitoli, proponendo in egual misura una critica sociale alla società contemporanea. Il film, infatti, mette in luce le truffe e le ingiustizie che subiscono i più vulnerabili per conto di persone avide di soldi. Al giorno d’oggi l’avidità regna sovrana in tutti coloro che vogliono arricchirsi a discapito delle vite degli altri, come si può vedere anche nel quotidiano in quei diversi siti che promettono cospicui guadagni, solo dopo una spesa di denaro, a coloro che magari sono rimasti senza un lavoro.
Saw X, in particolare nella prima parte, sembra voler mettere in atto anche una critica nei confronti di un governo che vuole tenere nascoste quelle cure sperimentali che possono davvero salvare le persone. Allo stesso tempo, vedendo come procedono gli eventi nel film, la critica sembra volgersi, invece, proprio verso quelle teorie complottiste che credono che il governo non voglia approvare determinate cure. Cure che non esistono. Proprio per questo le persone devono prestare attenzione per non essere truffate da chi vuole approfittare della loro disperazione. Una chiave di lettura ambivalente a dir poco interessante.
Il futuro della saga dopo Saw X

Saw X offre molto materiale su cui riflettere, in linea con i primi capitoli. Il regista Kevin Greutert e gli sceneggiatori Josh Stolberg e Peter Goldfinger optano per una narrazione lineare rispetto alla narrazione a flashback caratteristica della saga, forse per rendere ancora più forte l’immedesimazione con John Kramer rispetto alle sue vittime e in modo tale da far sentire lo spettatore sempre più vicino al punto di vista di Jigsaw. Jigsaw, a tal proposito, vuole avvertire il fan di non uscire dalla sala prima della fine dei mid-credits perché c’è una sorpresa per lui. Ora tocca a te: andrai o non andrai a vederlo? A te la scelta. Noi abbiamo scelto di farlo.
Saw X vi aspetta in sala dal 27 ottobre 2023 e magari questa non è l’ultima volta che vedremo Jigsaw, magari tornerà in un nuovo film o magari in quel progetto seriale annunciato prima dello scoppio della pandemia. E voi cosa dite? Ne vorreste ancora? Fatelo sapere nei commenti.