George Clooney, tanti auguri: attore, regista, cineasta, belloccio

In occasione del compleanno, abbiamo ripercorso la carriera di uno degli attori più affascinanti e polimorfi degli ultimi trent'anni. George Clooney. Uno degli ex scapoli d'oro ha saputo ben sfruttare il fascino e il talento in più di un ambito, con ottimi risultati.
George Clooney, tanti auguri: attore, regista, cineasta, belloccio

Uno degli attori più apprezzati e amati degli ultimi trent’anni, George Clooney ha senza dubbio fatto sua la Settima Arte, facendone con capacità e oculatezza un terreno di conquista. Aiutato da un indubbio fascino e da un notevole talento nel passare con disinvoltura invidiabile da commedie a ruoli brillanti, arrivando a ruoli più impegnati, l’attore non ha mai rinunciato a mettersi in gioco, spesso vincendo la scommessa.

Candidato a otto (!) premi Oscar in cinque categorie, si è aggiudicato la statuetta in due occasioni. Nel 2006 per il suo ruolo da non protagonista in Syriana, mentre nel 2013 per la produzione di Argo. Segno della presenza, oltre che di un evidente talento recitativo, anche di una grande lungimiranza artistica, che gli ha permesso nel tempo di puntare su film dal grande interesse artistico. Riconosciuto su più fronti a livello di premi e di accoglienza da parte degli spettatori di tutto il mondo.

Oggi, in occasione del compleanno dell’attore-regista-cineasta-belloccio George Clooney, eccoci a ripercorrere la sua carriera, iniziata nella televisione e diventata grande in sala.

George Clooney attore: tra commedia e film d’autore

George Clooney in Syriana, film di Stephen Gaghan
George Clooney in Syriana, film di Stephen Gaghan.

La carriera da attore di George Clooney è caratterizzata da una grande oculatezza (con qualche importante scivolone) nella scelta dei film in cui comparire. Dopo un inizio in sordina, caratterizzato soprattutto da numerose comparsate televisive, la partecipazione a E.R. – Medici in prima linea, ha fatto da spinta per una carriera che non aspettava altro che un modo per iniziare.

Nel corso della sua carriera Clooney ha collaborato con alcuni degli autori più acclamati del panorama cinematografica. I nomi sono quelli importanti. Da Terrence Malick per il capolavoro di guerra La sottile linea rossa, passando per Alexander Payne, Paradiso Amaro, a Stephen Gaghan, Syriana, Jason Reitman, Tra le nuvole, Alfonso Cuaron, Gravity, e Tony Gilroy per il thriller legale Michael Clayton.

A queste collaborazioni di livello fanno poi da controparte partecipazioni a varie commedie romantiche e a blockbuster. Tra questi si colloca poi lo scivolone probabilmente più importante della carriera di Clooney, quello che porta il nome di Batman e Robin, film universalmente dichiarato come pessimo. Che però non ha penalizzato la carriera di Clooney, la cui ascesa è continuata nonostante il flop.

Coen e Soderbergh, George Clooney al servizio dell’autorialità

Se il primo ruolo di spessore (non riconosciuto, ai tempi) è stato nel film cult di Robert Rodriguez Dal tramonto all’alba. La carriera di Clooney ha avuto un boost importante soprattutto grazie a due collaborazioni. Quella con i fratelli Coen e quella con Steven Soderbergh. La cooperazione coi fratelli Coen (iniziata nel 2000 con Fratello, dove sei?) ha portato alla realizzazione di di quattro film e a risultati di alto livello, sia a livello recitativo che creativo. Tra i film realizzati in collaborazione spicca senza dubbio Burn After Reading – A prova di spia, capolavoro di sceneggiatura, recitazione e surrealtà.

La seconda collaborazione, come detto, è quella tra Clooney e il regista Steven Soderberg. Iniziato nel 1998 con Out of Sight e proseguita con successi, a dire il vero, altalenanti. A spiccare è sicuramente la storia crime-commedia dedicata al rapinatore Daniel Ocean, ora arrivata a più di un sequel e con uno spinoff tutto al femminile (qui il nostro articolo). Veri e proprie collaborazioni professionali che nel corso del tempo, hanno visto Clooney con questi artisti anche alla produzione dei loro film.

Il cinema di Clooney: regia e sceneggiatura

La stella in Good Night, and Good Luck, il miglior film da lui diretto
La stella in Good Night, and Good Luck, il miglior film da lui diretto.

Nel corso degli anni, George Clooney ha dimostrato anche una grande capacità di regia e scrittura. A dimostrarlo, oltre ai film, anche le numerose nomination a svariati premi, che gli hanno permesso di essere un autore acclamato ai festival di tutto il mondo.

Il primo film che porta la regia di Clooney è Confessioni di una mente pericolosa (con un grande Sam Rockwell ndr), seguito dal politicissimo (ma altrettanto bello) Good Night, and Good Luck (con un grandissimo David Strathairn ndr), per il quale ha ricevuto la candidatura a “miglior regista” e come “miglior sceneggiatura” (in collaborazione con lo storico collega Grant Heslov) agli Oscar. Dimostrazione di capacità e attenzione alla regia e nella direzione degli attori.

Le fortune registiche hanno avuto poi alti (Le idi di Marzo, seconda candidatura come “miglior sceneggiatura”) e bassi (almeno a livello economico e di critica, Suburbicon). Tutti film che hanno però dimostrato la capacità della star di barcamenarsi con successo in generi e storie molto diversi.

La produzione e l’americanità

Ben Affleck e George Clooney, vincitori dell'Oscar per Argo
Ben Affleck e George Clooney, vincitori dell’Oscar per Argo.

Uno degli ambiti che più hanno segnato il successo di George Clooney è certamente quello della produzione. Molti infatti i film di successo la cui realizzazione è stata presa in carico dalla stella americana. Al centro delle opere prodotte dal divo troviamo certamente il concetto, piuttosto ampio e ovviamente variegato, dell’americanità.

L’americano è spesso protagonista chiave dei suoi film. Ma attenzione, l’americanità nei film di George Clooney non equivale sempre ad un segno positivo. Con il concetto di America che viene visto sotto svariati punti di vista. Nei film targati Clooney ne sono esplorati infatti i lati positivi (siamo pur sempre ad Hollywood!), ma anche le contraddizioni e le difficoltà. Le periferie e le trame politiche. Grande onestà intellettuale che non ha fatto altro che confermare l’interesse politico-sociale dell’artista.

La produzione extra-cinema e il fattore umanitario

L'attore con la moglie Amal
L’attore con la moglie Amal.

Una parte rilevante del corpus produttivo di Clooney è incentrata infatti sulla la sua grande attenzione ai temi umanitari e sociali (basta pensare, negli ultimi giorni, alla querelle che ha visto protagonisti gli sceneggiatori americani, qui il nostro articolo, e che hanno visto Clooney ben schierato a favore degli autori).

Parte del lavoro di produzione è stato infatti impegnato in diversi spot di carattere umanitario e in film ben inquadrati a livello ideologico e politico. Anche grazie all’influenza della moglie Amal, profondamente legata ai temi dell’accoglienza ai rifugiati e dei problemi di carattere globale. Fattori che hanno confermato Clooney come un artista a tutto tondo. Lo scapolo d’oro di Hollywood ha trovato casa e noi non possiamo far altro che aspettare e vedere dove lo porterà la carriera.

E voi, cosa ne pensate di George Clooney? Tutto fumo o niente arrosto, o ne apprezzate il lavoro? Fatecelo sapere.

Facebook
Twitter