Trafficanti su Prime, la recensione: la vera storia dei cani da guerra

Todd Philips dirige un'interessante coppia di attori formata da Jonah Hill e Miles Teller, in questa storia accaduta realmente. I cani da guerra si muovono tra i soldi e il sangue dei caduti, ma l'unico obbiettivo è la propria ricchezza. Un film per tutti, che vi farà incollare allo schermo.
Trafficanti su Prime, la recensione: la vera storia dei cani da guerra

Che la guerra sia qualcosa che spaventa e terrorizza gli uomini è cosa risaputa. Ma siamo davvero sicuri che chiunque sia coinvolto direttamente (o no) nei conflitti lo faccio solo per un reale sentimento di libertà? Nel film del 2016 Trafficanti (War Dogs) di Todd Philips si affronta questo tema. In una società in cui gli uomini sono marionette mosse dal denaro, la guerra si trasforma nell’ennesima cassa di risparmio o, come sperano i cani da guerra, in un vero e proprio bottino del tesoro.

Trafficanti, la trama

È il 2005. David Packouz, massaggiatore di Miami, cerca di ottenere successo fondando alcune attività, senza ottenere alcun successo. Durante un funerale incontra un suo vecchio amico, Efraim Diveroli, e gli si spalanca una grande opportunità. Efraim gli propone di lavorare con lui nella sua compagnia, la AEY, con la quale rivende armi e munizioni all’esercito degli Stati Uniti per la guerra in Iraq. I loro spiriti intraprendenti e decisi si riveleranno indispensabili in questo business, portando la loro collaborazione a fruttare una montagna di denaro. Ma può l’odore dei soldi sottostare alle regole dell’amicizia e alle attività che prendono sempre più la strada dell’illegalità?

I cani da guerra

Miles Teller e Jonah Hill in una scena del film
Miles Teller e Jonah Hill in una scena del film

I cani da guerra, così come ricordato nel film, sono le persone che vivono svolgendo dei lavori che si basano sulla guerra e, in questo caso, sulla vendita delle armi. Il loro ruolo non li porta a vedere i conflitti come un fenomeno sociopolitico, religioso o altro in cui il sangue scorre e il dramma è protagonista: a loro interessa solo fare soldi. E David ed Efraim sono cani da guerra, eccome. Cavalcando l’onda dell’entusiasmo che provoca il successo, i due amici fanno qualsiasi cosa pur di portare nelle proprie tasche più denaro possibile, senza pensare a quali ripercussioni avranno nella storia e sulle persone che gli ruotano attorno.

Il sogno americano che va in frantumi

Una scena del film Trafficanti
Una scena del film Trafficanti

Cosa spinge i due amici a prendere questa strada così tortuosa, e anche pericolosa? Sicuramente la volontà di essere qualcuno, di essere “di più”. Il tanto vociferato sogno americano prende qui le sembianze di un vero e proprio protagonista, poiché la sua azione è onnipresente e concretamente riconoscibile. Ma, come spesso capita, questo intero castello di sabbia finisce col disintegrarsi, e diventare una bella, ma breve, boccata di successo. Forse il motivo di questo crollo è proprio legato alla condizione tramite la quale il successo è arrivato. Essere dei cani da guerra è un’arma a doppio taglio, non ti assicura nulla di certo.

Tante novità e cambiamenti

Todd Philips, regista di Trafficanti, sul set del film
Todd Philips, regista di Trafficanti, sul set del film

Nel film Trafficanti tante cose sorprendono. In prima istanza la grande maturazione di Todd Philips si fa sentire. Il regista, dopo la perentesi comica con la trilogia Una notte da leoni, si cimenta qui con un’opera di altro spessore. Le tinte comedy non mancano, certo, ma la componente storica, politica ed economica, rende questa pellicola un vero e proprio ritratto dell’inizio degli anni duemila e racconta con occhio attento eventi non ancora compresi a pieno. In secondo luogo, la spumeggiante chimica tra Jonah Hill e Miles Teller rendere al meglio la loro relazione sullo schermo, senza mai risultare pesante o fuori luogo. Una grande prova per loro, vinta senza dubbio.

Trafficanti: il racconto di un mondo intero

Bradley Cooper in una scena del film
Bradley Cooper in una scena del film

La cosa che più sorprende del film è senza dubbio il fatto di essere tratto da una storia vera. Le vicende di David ed Efraim sembrano assurde e fuori dal comune, eppure sono accadute realmente. Forse questo è uno dei pregi più grandi di questo film; ovvero la grande attinenza con la realtà. Realtà che non viene solo menzionata per ricordare che sia una storia vera, ma che si esprime nella riuscita rappresentazione di quel periodo storico sullo schermo. Trafficanti potrebbe essere una dark comedy, una critica velata, un gangster movie o un semplice dramma; ed è questa sua poliedricità che lo rende così interessante.

Un film, Trafficanti, che ha il grande pregio di essere un prodotto fruibile senza problemi per il grande pubblico e, contemporaneamente, di poter parlare di grandi temi con netta profondità e attinenza. Un ritmo giusto, talvolta da vero film thriller, accompagna questa storia unica, che chiunque dovrebbe conoscere.

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