The Last Kingdom: sette re devono morire, la recensione

The Last Kingdom: sette re devono morire è il film che chiude perfettamente l’omonima serie britannica creata da Peter Woodward con Alexander Doetsch e Ian Hart, trasmessa dal 2015 a cui tutti noi siamo affezionati. Un film da vedere tutto d’un fiato caratterizzato da guerre e spargimenti di sangue causati dalla brama di ottenere potere e gloria sui regni d’Inghilterra.
The Last Kingdom: sette re devono morire, la recensione

Al termine delle cinque stagioni la saga televisiva The Last Kingdom, adattamento dei bestseller di Bernard Cornwell, giunge a un incredibile atto finale. A chiudere la serie TV è un film dalla durata di due ore che pone ancora una volta al centro della storia Uhtred di Bebbanburg. The Last Kingdom: sette re devono morire (tenete bene a mente il titolo), è un film pieno di spargimenti di sangue e suspense che unisce tutti gli inglesi in un epico scontro finale. Ecco la nostra recensione. 

Dove eravamo rimasti nel finale di serie…

Siamo di nuovo catapultati nell’Inghilterra del IX secolo, diversi anni dopo la fine della quinta stagione, in cui Uhtred,nato sassone e cresciuto danese”, finalmente prende possesso della fortezza di Bebbanburg, appartenuta alla sua famiglia da generazioni e sottratta durante l’infanzia.

Dopo aver combattuto insieme al re Alfredo, Uhtred (Alexander Dreymon) si rifiuta di concedere a Edward il controllo della Northumbria, regno al confine con la Scozia, facendo svanire il sogno di un’Inghilterra libera e unita. Un finale di stagione un po’ agrodolce, che non poteva rappresentare la conclusione di una saga che per otto anni si è distinta per intensità e qualità. 

The Last Kingdom: sette re devono morire, trama

Una scena di The Last Kingdom: sette re devono morire
Una scena di The Last Kingdom: sette re devono morire

Sette re devono morire e anche la donna che ami”. Una profezia che nessuno pensava potesse avverarsi. Ma il fulcro del film è contenuto proprio in questa frase così come nel titolo. Un re è morto, a lui ne seguiranno altri sei? Per cento anni la Gran Bretagna è stata teatro di guerra tra sassoni e invasori danesi, e di una guerra tra uomini che volevano diventare re. Uhtred con la sua forza di abile guerriero e stratega è riuscito a portare la pace tra i sette regni, ma con la morte del re Edoardo l’equilibrio sta per essere spezzato.

Per i nemici sembra il momento migliore di attaccare perché ormai è chiaro: quando un re muore i sassoni si rivoltano sempre uno contro l’altro diventando sempre più deboli. Ecco che i guerrieri-lupo del condottiero danese Anlaf, arrivati dall’Irlanda, iniziano ad attaccare le coste inglesi, e intanto mirano a formare una coalizione con i re cristiani e pagani dell’isola pronti ad annientare il trono di Winchester. Nel frattempo Athelstan, figlio di Edoardo, deve combattere contro suo fratello Aelfweard per conquistare il trono. 

Uhtred e Athelstan

Il film ruota ancora una volta attorno alla figura di Uhtred, il vero protagonista, anche se la figura chiave è in realtà un altro personaggio: il giovane Athelstan, l’unico che può unire i sette regni d’Inghilterra. Vediamo svilupparsi nel corso del film un legame intenso che unisce i due sempre di più in nome dei vecchi tempi. Uhtred è l’unico in grado di riportare il giovane sulla retta via. Per gran parte del film infatti Athelstan viene influenzato da Ingilmundr, un danese convertito al cristianesimo che in un anno è diventato il confidente e l’amante del ragazzo.

Fate molta ATTENZIONE perché da qui in poi seguiranno SPOILER.

The Last Kingdom: sette re devono morire, finale epico

Uhtred di Bebbanburg in battaglia
Uhtred di Bebbanburg in battaglia

La battaglia di Brunanburh. 10 minuti di pura tensione che porta lo spettatore a restare incollato allo schermo. Lo scontro finale che unisce i sette re d’Inghilterra pronti a combattere. Tutti gli inglesi uniti, nonostante provengano da terre diverse, per sconfiggere i nemici danesi. 

Il film si concentra quindi sull’unificazione dei regni fino all’atto vero e proprio.  È vero che la sceneggiatura sembra un po’ affrettata e non si sofferma sui personaggi, ma lo spettatore li conosce già bene, grazie alle cinque stagioni precedenti. 

Un film emozionante

Il gran finale però non è tanto lo scontro tra i popoli, ma il discorso pronunciato da Uhtred ad Athelstan. Il nostro protagonista che ha combattuto valorosamente per cinque stagioni cercando di mantenere la pace tra sassoni e danesi, decide di rinunciare alla Northumbria. E chiede infine al giovane re di unire tutti i sette regni in onore degli inglesi morti in battaglia, formando così finalmente il Regno d’Inghilterra

The Last Kingdom: sette re devono morire è disponibile dal 14 aprile su Netflix, (qui trovate tutte le uscite del mese). Si tratta di un film che unisce una probabile ricostruzione storica con una leggenda epica, e ci consegna due ore di forti emozioni, attingendo a quel tipo di narrazione che ha decretato il successo letterario di Bernard Cornwell.  

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