Ted Lasso 3, la recensione dell’inizio della fine: “Zavadabadù!”

Ted Lasso 3 è tornata su Apple TV+ e ci terrà compagnia fino al 31 Maggio. Il finale di stagione coinciderà molto probabilmente anche con l’addio al coach più inaspettato della storia del calcio, per questo l’ultima stagione siamo certi che sarà memorabile. Chi ben comincia, e i primi tre episodi hanno cominciato bene, è a metà dell’opera.
Ted Lasso 3, la recensione dell'inizio della fine: "Zavadabadù!"

Ci eravamo lasciati con Nate che strappava il cartello con scritto “Believe” dal campo del Richmond: noi invece ci crediamo ancora e abbiamo guardato i primi tre episodi di Ted Lasso 3. Si tratta dell’inizio di quella che molto probabilmente sarà la fine: pare che la serie Apple in questione, vincitrice agli Emmy, terminerà con questa terza stagione. Jason Sudeikis e la sua squadra continuano a farci sognare: “Richmond fino alla morte!

Ted Lasso 3: “Sono così scemo”

Il trailer di Ted Lasso 3

Sono così scemo!” Parola di Ted, che in conferenza stampa si lascia chiedere dai giornalisti “Quanto sei scemo?” per poter iniziare a raccontare aneddoti divertenti su se stesso. E mentre Rebecca crede che la squadra stia facendo una pessima figura con la stampa, il messaggio che le manda Keeley parla chiaro: “Ted è Ted. Non può esserci affermazione migliore per l’inizio della terza stagione: lo capiamo da subito, non ci deluderà, anzi approfondirà ancora di più tutte le caratteristiche che ce l’hanno fatta amare così tanto nelle prime due.

Il buon cuore del coach di football che si è trovato ad allenare una squadra di calcio di Londra è magnetico: ci attrae a sé e ci stupisce. Non si lascia corrompere neanche dal tradimento di Nate: continua ad augurargli il meglio lontano dal Richmond, nonostante l’ex collega sia stato molto offensivo nei suoi confronti proprio in conferenza stampa.

Un cuore da bambino

La conferenza stampa all'inizio di Ted Lasso 3
La conferenza stampa all’inizio di Ted Lasso 3

Sembra essere quasi un cuore da bambino quello di Ted, e proprio con i più piccoli che aprono gli occhi agli adulti inizia la nuova stagione. La pausa tra la seconda e la terza stagione, infatti, pare che Ted l’abbia condivisa con suo figlio, che ha trascorso le vacanze a Londra con lui. Il primo episodio dunque si apre con il loro saluto all’aeroporto, che riporta al centro della serie il rapporto fra padri e figli. Nelle stagioni precedenti: il padre di Nate, davanti cui vuole essere un “ragazzo prestigio“; James Tartt, che fa vivere il figlio Jamie sotto la pressione delle sue ambizioni; la perdita del padre di Ted.

Henry consegna a suo padre Ted gli occhi con cui guardare il mondo, e sono quegli occhi che ci fanno amare così tanto la serie. Una coppa da mettere su un modellino della Lego, come promessa della vittoria della Premiere League da parte di Ted; e il pupazzetto di Nate, che nonostante consideri il coach del Richmond una nullità, Henry spinge il padre a non mettere fuori dal campo. “Potete comunque essere amici“, gli dice al telefono: il cuore della serie è di un bambino.

Zavadabadù!

Zava: il nuovo membro del Richmond
Zava: il nuovo membro del Richmond

Ma il terremoto più incontenibile in quest’inizio di stagione è sicuramente l’arrivo della star mondiale del calcio: Zava! Sua moglie ha visto The Office e vorrebbe vivere in Inghilterra (potrebbe essere una di noi), per questo il calciatore di cui tutti parlano decide di approdare al Richmond. Dal quartier generale tutti puntano su di lui e i tifosi vanno in visibilio. Potremmo parlare di un vero effetto-Zava, che tra l’altro sembra essere ispirato proprio all’imponenza di Zlatan Ibrahimovic. Negli spogliatoi e sul campo diventa una sorta di Dio sceso in terra, guida spirituale della squadra e talento indiscusso nelle prestazioni calcistiche. Se da una parte, però, il nuovo giocatore entusiasma gli affezionati del Richmond e molti giocatori della squadra, dall’altra avviene un’inevitabile rimbalzo all’indietro.

L’elastico della fionda si schiaffa in faccia a due personaggi: Ted, che in quanto allenatore finisce nell’ombra del nuovo mito espertissimo di calcio e capace di trainare da solo l’intera squadra e Jamie Tartt che non regge la competizione. Ted per ora, in questi primi tre episodi, sembra soltanto sforzarsi di non finire fisicamente dietro a Zava perché la sua imponenza fisica lo fa scomparire: è sicuramente una metafora anticipatoria di una linea narrativa che sarà approfondita nei suoi risvolti psicologici nei prossimi episodi. Jamie, invece, si mantiene distaccato da Zava e appare come l’unico immune al fascino del mito: anche questa sarà senz’altro una dinamica molto interessante che vedremo esplorata nel seguito della serie.

Kintsugi: l’arte delle imperfezioni

"Believe", il mantra della squadra
“Believe”, il mantra della squadra

Prendendo come ispirazione l’immagine di una scena che vede coinvolta Rebecca, a cui viene suggerito di riflettere sulla tecnica giapponese del riparare le crepe di qualcosa con l’oro, evidenziamo un altro aspetto di Ted Lasso 3. Fin dalle stagioni precedenti le fragilità sono messe a tema nella serie: è loro il merito della tridimensionalità dei personaggi, esplorati fino in fondo e resi, così, cari al pubblico. Nelle loro contraddizioni, tutti i personaggi di Ted Lasso fanno i conti con una qualche crepa nella proprio vita e diventano così tanto determinanti all’interno della storia del Richmond proprio quando di quel coccio rotto fanno tesoro.

Nessuno è come sembra in Ted Lasso 3

Sono le fragilità a caratterizzare i personaggi anche di Ted Lasso 3 (leggi qui le interviste agli attori), e attraverso di esse ci accorgiamo che nessuno è come sembra o come avevamo immaginato in un primo momento. Ci stupiamo di Roy Kant, “l’imbronciato per tutta la carriera” che ora vedremo avvicinarsi a Jamie che fa i conti con l’arrivo di Zava. Ci sentiamo ingenui ad aver creduto tenero e innocente Nate nelle prime stagioni, ora che quella fame di potere che l’ha sempre ossessionato sembra essergli stata saziata.

Oltre a quelli più evidenti, i primi tre episodi della terza stagione di Ted Lasso accennano già alcune svolte psicologiche di altri personaggi, come Rebecca, Keeley, Sam e Jamie. Più spazio sarà lasciato sicuramente anche al giornalista Trent Crimm, che sta scrivendo un libro sul Richmond e scopre segreti che qualche giocatore avrebbe sicuramente voluto tenere ancora per un po’ nascosto.

Ted e Roy, in una scena si commuovono realizzando che senza il Richmond non si sarebbero mai conosciuti. Noi ci commuoviamo già, pensando che questa sarà l’ultima stagione della serie, ma siamo felici di aver incontrato Ted e tutta la sua storia. Non ci resta che aspettare il prossimo mercoledì, per il quarto episodio di Ted Lasso 3! Con un episodio a settimana, su Apple TV+, la serie terminerà il 31 Maggio.

Facebook
Twitter