È arrivato su Sky Cinema il nuovissimo film di Guy Ritchie, intitolato Operation Fortune. Il regista di Snatch – Lo strappo non sembra che si sia impegnato molto nello scrivere, e nel dirigere, questo spy movie, che forse si salva grazie alle ottime interpretazioni di Jason Statham, Aubrey Plaza, Hugh Grant e Josh Hartnett.
Operation Fortune: ma andava bene anche un altro
Il soggetto di Operation Fortune potrebbe essere stato scritto da chat GPT-3, il quattro è un tantino avanzato. Orson Fortune (Statham) è un mercenario che viene assunto dal governo per recuperare una valigetta rubata di cui non si sa il contenuto, ma viene chiamato “La Maniglia”. La squadra è messa insieme dall’unica persona in grado di tenere Orson concentrato sul lavoro: Nathan Jasmine (Elwes). Oltre all’altezzoso Orson il team è composto dall’affascinante hacker Sarah Fidel (Plaza) e dal marine J.J. Davies (Bugzy Malone).
I grandi personaggi di Operation Fortune

La missione procederebbe liscia se non fosse per l’arrivo di Mike (Peter Ferdinando), un altro mercenario strapagato. Non si capisce bene da chi visto che ha operato da solo. All’interno del suo team di super mercenari parrebbe esserci un certo Jhon, che ha tradito il team di Nate e di cui si discute molto nei primi minuti. Evidentemente, Ritchie si è dimenticato nel corso del film di aver scritto questo personaggio. E alla fine abbiamo il ricco trafficante di armi americano: Greg Simmons (Grant). Può avere tutto ma non la fama del suo idolo Danny Francesco (Hartnett), divo di Hollywood.
Spionaggio o commedia? Cos’è Operation Fortune?

È chiaro dal primo momento che l’intento di Guy Ritchie è quello di divertirsi. Il regista sta facendo circa un film all’anno dopo King Arthur – Il potere della spada, passando anche per il live action di Aladdin e il tanto apprezzato The Gentlemen (di cui potete leggere qui la recensione). Però bisogna anche dire che questo film ha divertito ben poco. Un’ironia poco brillante che non riesce mai a strappare una risata, e una dinamica interna tra i personaggi che funziona ma che è piuttosto banale.
Forse l’intento era quello di fare un vero film di spionaggio. Forse era quello di parodizzarli. In qualsiasi caso il film si trova in un limbo che non ha nulla da dire, come la regia che non è per niente impegnata. E probabilmente, non ha mai voluto esserlo.
Qualcosa, sotto sotto, c’è
Gli spunti per fare qualcosa di interessante in realtà erano presenti, così come un budget di 50 milioni. L’intelligenza artificiale, un protagonista disturbato e disturbante, le squadre di mercenari comandate dal governo, ma anche l’influenza che una star può esercitare su chiunque. Tanti piccoli spunti lasciati al caso e dimenticati, in mezzo ai cazzotti e alle battute difficili da definire tali.
Considerato questo non si può dire che il film sia riuscito. In un panorama cinematografico action come quello di oggi, però, non sfigura neanche troppo (se non consideriamo i grandi franchise). Operation Fortune è già visto e totalmente dimenticabile, realizzato in maniera blanda e con l’intento di divertire e divertirsi. Cosa che però è riuscita a metà. Si sono divertiti loro.
E voi avete visto Operation Fortune? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere! Questa e altre recensioni su Ciakclub.it