John Wick 2: recensione dell’action-movie 2.0 con Keanu Reeves

La regia di Chad Stahelski ci ripropone le violente vicende del sicario in John wick 2, il secondo capitolo del franchise d'azione disponibile dal primo Maggio su Prime Video. Oltre ad aver rilanciato la carriera di Keanu Reeves, il film ha riportato di moda un genere che, nell'ultimo decennio, non era più stato affrontato.
John Wick 2: recensione dell'action-movie 2.0 con Keanu Reeves

Keanu Reeves indossa per una seconda volta giacca e cravatta per John Wick 2, il secondo capitolo della saga del leggendario sicario assetato di vendetta. La regia di Chad Stahelski incontra nuovamente la sceneggiatura di Derek Kolstad, scommettendo su un sequel che ambisce a rivalutare un genere, quello dell’action-movie. Il film, disponibile dal primo Maggio su Prime Video, si appoggia molto su questa premessa e la regia lo ricorda spesso.

John Wick – Capitolo 2 è più ambizioso del suo predecessore. Forse pecca un po’ di quella autenticità tipica del primo film di una saga, ma la qualità è decisamente migliorata e le intenzioni del cineasta sono più chiare. Pugni e calci si alternano a boati di pistola e inseguimenti in macchina, (qui trovate la kill count ufficiale) lasciando poco spazio a dialoghi. Prima di approfondire i dettagli del secondo titolo della saga diventata a tutti gli effetti un franchise, vediamo insieme cosa succede in John Wick 2.

John Wick 2: la trama

Il film inizia dove ci ha lasciato il primo. John Wick è alla ricerca della macchina che la famiglia Tarasov gli ha rubato. La trova, miete qualche dozzina di vittime e propone a Abram, il fratello del defunto Victor, una tregua che viene accettata. Il sicario può tornare a casa e godersi la pensione. Non vuole più far parte di quel mondo fatto di violenza. Ma ritirarsi non sarà facile. Il boss camorristico Santino D’Antonio, interpretato da Riccardo Scamarcio, ricorda a Wick del pegno di sangue che ha nei suoi confronti e lo costringe a rispondere dei suoi obblighi morali.

Senza rovinare la visione a chi ancora non ha visto il film, John Wick 2 prosegue per due ore in cui vediamo il sicario dalla matita più veloce di New York tornare al Continental, volare a Roma e non riuscire ad allontanarsi da quel mondo che per tanto tempo è stato il suo. Forse, in effetti, continuerà a esserlo per sempre.

“Quindi ora sei libero?”

John Wick 2: dentro il Continental
John Wick 2: dentro il Continental

John Wick cerca la libertà più che la vendetta in questo secondo capitolo. Libertà dal mondo di cui fa parte. Un mondo in cui è stimato e temuto ma che non si fa problemi a puntargli una pistola in faccia. Stahelski ci propone questa dicotomia con una regia che omaggia, a tratti quasi parodia, l’action-movie anni ’80. Un genere forse invecchiato male, ma permeo di un fascino che non si trova più nei film d’azione di oggi, che sembra non abbiano molto da mostrare.

John Wick 2 riesce, invece, a rispettare le aspettative che il primo ha creato ma anche di proporre una visione dignitosa, dalle interpretazioni degne di nota e soprattutto con un’azione veramente ben studiata e girata. E’ un film con pochi dialoghi, ma che basa la propria narrazione su personaggi accattivanti che si incontrano quasi sempre solo per suonarsele. Non si prende troppo sul serio e proprio per questo, a differenza dei vecchi film a cui fa omaggio, John Wick – Capitolo 2 strizza molto l’occhio al mondo del fumetto e dei videogiochi.

L’inizio di una saga

Keanu Reeves indossa ancora la cravatta di John Wick
Keanu Reeves indossa ancora la cravatta di John Wick

La regia di questo film spara-tutto è concentrata sulle azioni degli attori. La camera si muove dolcemente, in contrasto con il sangue schizzato da pugni violentissimi. E’ una scelta che ci permette di goderci l’azione senza doverci far venire il mal di testa seguendo mille immagini in sequenza. Questa scelta, i dialoghi asciutti e le numerose scritte che appaiono in sovrimpressione danno l’impressione di star guardando una graphic novel proiettata su schermo. Ma fa il suo anche la sceneggiatura, che propone una caratterizzazione dei personaggi archetipa, tipica del fumetto, un tratto che è orami distintivo della saga di John Wick.

Con il secondo capitolo, il regista e lo sceneggiatore hanno vinto una scommessa. Hanno dato i natali non solo alla nuova carriera di Keanu Reeves, ma anche a un vero e proprio universo cinematografico, con diversi sequel e spin-off. Le star sullo schermo non sono poche, da Ruby Rose a Ian McShane, passando per Common e Laurence Fishburne. John Wick 2 fa delle coreografie d’arti marziali il suo cavallo di battaglia. Con la giusta dose di ironia, citazionismo e sangue, la ricetta non ha potuto fare a meno di far innamorare il pubblico di tutto il mondo.

Facebook
Twitter