Jack Nicholson, 86 anni di folle mito: Top 10 ruoli da squilibrato

Oggi è il compleanno di uno dei miti più indiscussi della storia del cinema. Jack Nicholson, ormai ritirato dalle scene già dal 2010, oggi compie 86 anni. E noi vogliamo celebrarlo al meglio, con una Top 10 che ripercorre alcuni dei suoi ruoli più celebri da squilibrato totale sul grande schermo!
Jack Nicholson, 86 anni di folle mito Top 10 ruoli da squilibrato

E’ ormai da 13 anni che non lo vediamo recitare in nuove produzioni, ma nonostante questo, Jack Nicholson è sicuramente consolidato nelle menti del pubblico come una delle più grandi leggende del cinema. Vincitore di 3 premi Oscar come miglior attore su dodici candidature ottenute, la sua carriera è stata stracolma di successi di pubblico e critica. Tanto che anche alcuni dei più acclamati registi di tutti i tempi hanno voluto lavorare con lui: tra gli altri, Stanley Kubrick, Michelangelo Antonioni, Tim Burton, Bob Rafelson.

Ma a quanto pare, per lui quei tempi sono finiti e ha deciso di ritirarsi dal cinema e dalla scena, senza mai dare ufficialmente una ragione chiara e definitiva sulla scelta presa. E dato che non possiamo avere il piacere di vederlo nuovamente in azione, perché non festeggiarlo riprendendo alcuni dei suoi capolavori di interpretazione? E in questo caso, la top 10 che segue non poteva non ripercorrere quelli che sono i suoi migliori ruoli da squilibrato, dal meno al più folle!

Professione reporter: si parte dallo squilibrio interiore

Una scena tratta dal film
Una scena tratta dal film

In questo film del 1975 di Michelangelo Antonioni, un giovane Jack Nicholson interpreta il reporter di successo David Locke. Già interiormente instabile e completamente annoiato dalla vita, a seguito della tragica morte di un suo omonimo, il protagonista coglie l’occasione per svoltare tutto e fare un cambio d’identità. Peccato che l’uomo di cui assume le sembianze sia un trafficante d’armi. Lo squilibrio interiore che quindi lo ha portato ad assumere le sembianze di un morto, continua e peggiora anche nei panni del trafficante, fino a portarlo a un conclusivo desiderio di morte. 

Cinque pezzi facili: la follia da crisi esistenziale

Bobby è afflitto da crisi esistenziale
Bobby è afflitto da crisi esistenziale

Come si suol dire, chi troppo ha nulla apprezza. In questo caso, Bobby è un ottimo pianista supportato dalla famiglia benestante. Ma questo non è ciò che vuole. Sentendosi alle strette nel mondo in cui vive, si dà al vagabondaggio senza meta né obiettivi. La sua vita sarà quindi sempre ai margini della società, diventando sempre più un disadattato sociale e mai completamente soddisfatto. Insomma lo squilibrio esistenziale di Bobby va a braccetto con quello di David Locke. 

Qualcosa è cambiato… in Jack Nicholson

Jack Nicholson è il nevrotico e irascibile Melvin
Jack Nicholson è il nevrotico e irascibile Melvin

Sì, sicuramente qualcosa è cambiato con questo film. E non è solo l’aggiunta di un Oscar alla mensola dei premi vinti dall’attore. Qui infatti Nicholson porta in scena Melvin, come al solito un personaggio folle, irascibile, nevrotico e a tutti gli effetti odioso. Ma succede l’inaspettato, che negli altri suoi film invece non trova spazio: si innamora. E questo amore lo cambia, scalfisce la sua personalità da misantropo, dando origine a una commedia intelligente e dai dialoghi freschi. Di cui la celebre frase “Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore” è emblema ed esempio. 

Qualcuno volò sul nido del cuculo, squilibrio allegorico

Randle McMurphy, emblema del malsano rapporto tra malattia mentale e società
Randle McMurphy, emblema del malsano rapporto tra malattia mentale e società

Cambiamo scenario. Nicholson, aka Randle McMurphy viene portato in un’ospedale psichiatrico per restare sotto osservazione, dopo essere stato arrestato per aver fatto sesso con una ragazzina. Qui l’uomo viene a conoscenza del mondo duro, restrittivo e talvolta criminale della clinica e decide di sovvertirne completamente le regole. Nonostante lui sia mentalmente “sano”, comincia a comportarsi da folle totale, da ribelle, dimostrandosi ancora più pazzo di chi realmente lo è. Il suo personaggio e la sua finta follia diventa allegoria dei diritti dell’individuo e del malsano rapporto tra malattia mentale e società.

Terapia d’urto (non convenzionale) di Jack Nicholson

Jack Nicholson è un terapista non convenzionale
Jack Nicholson è un terapista non convenzionale

Imparare a gestire la rabbia, quanti vorrebbero farlo con un terapista non convenzionale come Buddy? A dirla tutta, in questa commedia si differenzia a stento chi dei due protagonisti è il più iracondo. Buddy infatti, con lo scopo di far guarire i suoi pazienti è pronto a tutto: scherzi impensabili, strambe idee ma non mancano anche scazzottate e risposte scorbutiche dette fuori dai denti. Insomma, un personaggio sicuramente fuori dalle righe che merita un posto in questa classifica. 

Easy Rider: Jack Nicholson si dà all’alcol

Jack Nicholson alza il tasso alcolemico in Easy Rider
Jack Nicholson alza il tasso alcolemico in Easy Rider

Si comincia a passare all’artiglieria pesante, quella di alcol, droga e sesso che connotano lo squilibrio del personaggio di George. Quest’ultimo è un avvocato, anche qui poco convenzionale. Infatti lo ritroviamo in carcere, dove i due protagonisti (Wyatt e Bill) hanno modo di fare la sua conoscenza. Tutti e tre i personaggi, compreso quello di Nicholson, sono votati a libertà di ogni tipo, rappresentata qui dal viaggio in motocicletta, dagli abusi di sostanze e dallo spaccio criminale. Anche in questo caso Nicholson si è dato un gran bel da fare. 

Codice d’onore, a Jack Nicholson scappa l’omicidio

Jack Nicholson viene accusato di omicidio
Jack Nicholson viene accusato di omicidio

Ormai stiamo arrivando verso il vertice di questa top 10, quindi la pazzia si fa poco a poco sempre più imponente. Dall’alcol e le droghe infatti si arriva qui all’omicidio. Nicholson è l’irremovibile Colonnello Jessep che da dietro le quinte ha dato l’ordine di eseguire il cosiddetto “codice d’onore” nei confronti di un militare più debole degli altri. Esserlo infatti non è ammesso. Per il colonnello, dalle idee tanto radicali da portare un uomo alla morte, è una questione di “salvare la patria”. Ma per il podio da squilibrato manca ancora qualcosa.

The Departed, si passa alla malavita

Una scena con il boss Frank Costello
Una scena con il boss Frank Costello

Ci riprova il boss della mafia di Boston Frank Costello ad ottenere il primo posto come personaggio più pazzoide della filmografia di Nicholson. E c’è quasi riuscito. Lui qui è IL pezzo grosso, pronto proprio a tutto, per continuare i suoi affari senza intralci. Siamo quindi a un livello di follia mentale votata alla supremazia che si riversa anche in atti freddi e concreti senza riserve. Inoltre, qui Nicholson ha un grande merito: quello di aver messo molta della sua libertà espressiva nelle scene, tanto che molte di queste sono state improvvisate.

Batman, l’esplosione sociopatica di Joker

La risata iconica del Joker di Nicholson
La risata iconica del Joker di Nicholson

A detta di Nicholson stesso, il ruolo di Joker è stato uno dei più soddisfacenti della sua carriera. Qui la linea sottile che divide personaggio reale e immaginario si fa ancora più sottile. Infatti in diverse scene l’attore si è abbandonato completamente alla follia sociopatica del personaggio, improvvisando balletti esuberanti, risate esagerate e un’umorismo cupo che ha fatto da linea guida per le interpretazioni successive. E poi diciamolo, Joker è il personaggio più folle per eccellenza di tutto il mondo dei fumetti DC Comics. E Nicholson ci ha dato un assaggio anche della sua personale follia grazie al ruolo. 

Shining: Jack Nicholson dritto al manicomio

Jack Nicholson con Jack Torrance va dritto al manicomio
Jack Nicholson con Jack Torrance va dritto al manicomio

Il primo posto del podio, completamente da manicomio, non poteva andare che a lui, Jack Torrance. Uomo che apparentemente dal nulla, sprigiona tutta la sua pazzia delirante senza senso. Qui del lume della ragione non si ha proprio più traccia e ci troviamo davanti a un corpo che va aldilà dell’essere umano. Ma non solo per questo batte tutti i ruoli precedenti. Infatti, grazie anche alla sua miliare e spaventosa interpretazione (come raccontiamo qui), il film è stato diverse volte considerato come miglior film horror in assoluto. Che altro dire?

Si conclude quindi così questa folle classifica celebrativa degli 86 anni di Jack Nicholson. Secondo voi ci sono altri suoi ruoli da pazzo furioso meritevoli di una citazione in questo articolo? Fatecelo sapere!

Facebook
Twitter