David Maisel, uno dei principali artefici di quello che oggi chiamiamo “Universo Marvel”, ha deciso di rivelare alcuni dettagli, talvolta scottanti, circa l’ingaggio di Robert Downey Jr. nei panni dell’iconico Iron Man.
Pur non essendo uno dei nomi più conosciuti dall’opinione pubblica, Maisel è stato uno dei dirigenti della prima ora di Marvel Studios e colui che si è espresso in prima persona per la creazione non solo del primo film ma soprattutto dell’ideazione del progetto di Universo Marvel conseguente. Iron Man è la sua prima creatura e dunque la più importante per una mera questione di garanzia di sviluppo futuro del progetto.
Iron Man: Faige vs Maison

David Maisel parte subito all’offensiva contro il volto simbolo di Marvel Studios, Kevin Faige, sostenendo che egli abbia letteralmente censurato i suoi crediti e la sua fama di creatore già nel primo film Iron Man. Il suo nome è stato eclissato da quello di Faige e dunque rivendica il suo spazio. Già nel 2003, il giovane Maisel aveva intuito che, qualora fosse riuscito ad ottenere il beneplacito per un film, avrebbe potuto creare a catena sequel su sequel con lo scopo di “poter andare avanti all’infinito“. L’obiettivo dichiarato era quello di produrre “non 30 film, ma 1 film e 29 sequel.”
L’effetto domino sarebbe dovuto cominciare proprio nel 2008 con il primo film, per poi introdurre personaggi che a loro volta diventeranno main character di altri film Marvel. In realtà, racconta Maisel, per l’interpretazione di Iron Man, il consiglio d’amministrazione di Marvel Studios aveva scelto Timothy Olyphant. Fu proprio Maisel ad imporsi per far ottenere la parte a Robert Downey Jr., nonostante in moltissimi lo etichettarono come un folle. La storia sembra aver dato ragione a Maisel, pur non avendo ricevuto tutti gli onori del caso.