Lo sciopero degli attori di Hollywood è finito: durava da 118 giorni

È giunto a termine lo sciopero degli attori che ha sconvolto gli equilibri di Hollywood. Dopo mesi di proteste, il sindacato degli attori è riuscito a trovare un accordo con l’associazione dei produttori per garantire nuove e importanti tutele. Tra i punti salienti la gestione dell’IA e l’aumento del salario minimo.
La protesta della SAG-AFTRA a Hollywood

Dopo lo sciopero degli attori di ben 118 giorni che ha sconvolto Hollywood, la SAG-AFTRA (l’associazione sindacale che raccoglie la maggior parte degli attori del piccolo e grande schermo) ha ufficialmente raggiunto un accordo con l’associazione dei produttori. Ufficialmente lo sciopero terminerà alle 21 del 9 novembre, ponendo fine a una delle proteste più lunghe di sempre. 

Alcuni dettagli della proposta di accordo stanno iniziando a trapelare. Il sindacato ha rivelato che il patto è valutato a oltre 1 miliardo di dollari, e include vari punti: 

  • I salari minimi verranno aumentati del 7% 
  • un “bonus di partecipazione allo streaming”, che riguarda le compensazioni ricevute dagli interpreti al passaggio delle loro opere sulle piattaforme streaming
  • nuove tutele per gli attori contro l’Intelligenza Artificiale

L’accordo provvisorio include anche massimali più elevati sui fondi sanitari e pensionistici, indennizzi per gli artisti e “disposizioni contrattuali critiche che proteggano le diverse comunità”. La mancata approvazione dell’accordo avrebbe provocato seri danneggiamenti all’industria televisiva e cinematografica per la stagione 2023-2024, con la maggior parte delle produzioni bloccate e rimandate.

In una dichiarazione di mercoledì sera, l’AMPTP (l’associazione che raggruppa i principali produttori di Hollywood) ha dichiarato di essere lieta “di aver raggiunto un accordo provvisorio e non vede l’ora che l’industria riprenda il lavoro di raccontare grandi storie”.

Dopo una pausa di due settimane, le parti si sono riunite il 24 ottobre. Questa volta, gli studi sono arrivati con un’offerta più generosa per aumentare i salari degli attori e una versione leggermente modificata di un bonus di streaming basato sul successo che avevano precedentemente offerto alla WGA. La situazione era diventata sempre più tesa per entrambe le parti. Sabato gli studi hanno presentato quella che il sindacato ha caratterizzato come l’offerta generale “ultima, migliore e finale” delle aziende. Tuttavia, le due parti hanno continuato a modificare le proposte di accordo. 

La pressione ha iniziato a crescere man mano che lo sciopero si avvicinava ai suoi 100 giorni. Molte star hanno sostenuto apertamente la protesta, con ingenti donazioni. Gli attori di A-list hanno iniziato a parlare sia con il loro sindacato sia con gli studi nel tentativo di migliorare i progressi dei negoziati. Un certo numero di star ha anche iniziato a redigere una lettera che esprimeva preoccupazioni per la leadership del sindacato. Ma si sono trattenuti dal pubblicarla, temendo il potenziale impatto della missiva sui negoziati. Poi, il 26 ottobre, hanno rilasciato una lettera separata firmata da apparentemente migliaia di attori, esortando i negoziatori: “Non siamo arrivati fino in fondo per cedere ora”. Lo sciopero degli attori è finalmente finito e per Hollywood inizia una nuova era. 

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