L’attesa nuova Stagione di Doctor Who alla sua svolta epocale, ci mostra un Dottore di sesso femminile capace di manifestarsi come agente di continuità e non di stravolgimento.
Siamo giunti alla svolta epocale: Doctor Who, giunto alla tredicesima incarnazione, si è svegliato in un corpo di donna.
Tanti i segnali che, nel corso delle precedenti stagioni, alludevano all’arrivo di questo momento: primo tra tutti il destino del temibile Master tornato nei panni di Missy. La versione femminile del Maestro condivideva, con la sua precedente versione, una natura volitiva, subdola e impietosa nonché un’ottica vanitosa ed egocentrica ma a tutto questo, in modo determinante, aggiungeva quella che chiameremmo “astuzia femminile”, facendo riferimento ad una maggiore sottigliezza nei mezzi, senso pratico e il sapiente impiego delle blandizie.

Ed ecco arrivare, per il Dottor del Tempo, il momento di misurarsi con un cambiamento che ha tutti i presupposti di ritenersi “drastico”.
Un momento che giunge, infine, nel tepore dello spirito del tempo: il tempo del #metoo, il tempo della parità senza mezzi termini, il tempo in cui persino la Regina potrebbe avvalersi di uno 007 sui tacchi a spillo!
Un momento che giunge nel 2018 dopo ben 55 anni (anche se non continuativi) di messa in onda e 12 dottori di varia eccentricità ma tutti, verosimilmente, di sesso maschile.
Prima di entrare nel merito del nuovo episodio, è d’uopo tenere in considerazioni alcuni fattori:
- Doctor Who, nato come uno sceneggiato per bambini ha conservato, negli anni, una certa estraneità a vicissitudini di tipo sentimentale e men che meno, sessuale.
Il Dottore, per sua stessa ammissione, “Ama l’umanità” e non è altri che un “un viaggiatore che a volte incontra qualcosa che non va nell’Universo e fa in modo di sistemarlo”.
In questo senso, con il decadere della cultura maschilista che vedeva nell’uomo l’unica intelligenza risolutiva possibile, decade anche la necessità non solo di attribuire al Dottore il genere maschile, ma persino la necessità di identificare la sua appartenenza di genere.
Certo è che la lingua italiana non serve adeguatamente questa causa: infatti, per il pubblico italiano, il passaggio da un Dottore ad una Dottoressa si rivelerà più impegnativo rispetto agli spettatori di lingua inglese. La ragione è piuttosto intuibile: l’inglese mantiene una dimensione neutrale nel parlato, sostanzialmente esente da pronomi personali o da caratterizzazioni al maschile o al femminile nei sostantivi: il Dottore o la Dottoressa si esprimono egualmente in The Doctor e lei dirà I’m reborn esattamente come i suoi predecessori, mentre noi italiani ascolteremo: “Io sono rinatA”.
Ma è molto importante considerare Doctor Who come una creatura neutrale, senza nome, né identità (who?) né genere.
Dimentichiamo quindi Rose o River Song o Clara e tutte quelle che ship che hanno scaldato le nostre fantasie postume alla visione, perché nessuno potrà mai dire che ci sia del Romanticismo, in senso stretto, in questa longeva serie tv!
The Doctor è al di sopra di ogni sentimento egoistico e portatore di un sentimento universale di amore per tutte le creature dell’Universo che, esattamente come lui, non hanno bisogno di un nome per meritare la vita, la libertà e la sopravvivenza a qualsivoglia sopruso.
Ed eccoci finalmente al nuovo episodio di Doctor Who, il primo episodio della Undicesima stagione intitolato: The Woman who fell to the Earth – La donna che cadde sulla terra.
L’episodio si apre con un ragazzo che, in un video di Youtube, parla di questa donna straordinaria che avrebbe conosciuto, passando immediatamente a raccontare la vicenda.
Una strana ampolla, di certa derivazione aliena, viene rinvenuta dallo stesso ragazzo in un bosco e, ad essa, si collegano strani avvenimenti: come l’assalto al treno, da parte di una creatura aliena tentacolare.
Coinvolti in questa crisi ci sono: lo stesso ragazzo del video, Ryan; c’è poi Yaz una compagna di infanzia, la nonna Grace e il suo nuovo marito Graham. The Doctor compare improvvisamente nel bel mezzo del treno, in questo trambusto di aggressioni tentacolari, vestita degli abiti che abbiamo imparato ad associare al Dodicesimo Dottore, interpretato da Peter Capaldi.
The Doctor (Jodie Whittaker ) ha i capelli biondi e i postumi di quello che è stato tutt’altro che un confortevole atterraggio: “Sono stat* sbalzat* qui dal Tardis”.
Tredici, in questo primo episodio, manifesta alcune delle caratteristiche che sono state dei quattro Dottori precedenti: reattivo come Eleven, accogliente come Nine, sicuro di sé come Twelve, provocatorio come Ten. Ma sarà The Doctor a spiegarci perché: “si sta ancora assestando nella sua nuova identità” tanto che le sue cellule brucianti di rigenerazione, le impediscono di ricordare chi egli/ella sia.
Premesso che l’identità di genere del Dottore non dovrebbe avere rilevanza alcuna, i timori nei confronti di questa rigenerazione riguardavano la possibilità che essa fosse troppo caratterizzata e di trovarci di fronte ad un personaggio che stravolgesse totalmente il Dottore delle stagioni precedenti che, di incarnazione in incarnazione si era mostrato “diverso, ma coerente con se stesso”.
Questo primo episodio ci ha lietamente rassicurati: Jodie Whittaker è capace e convincente e, il suo Dottore è lo stesso Dottore. Diverso, ma non più di quanto lo fosse ogni versione precedente, eppure, ancora coerente con se stesso: con il Dottore che abbiamo imparato a conoscere e amare.
“Io sono il dottore e ristabilisco il fairplay nell’Universo”.
Tredici non è una donna, Tredici è la nuova incarnazione del Dottore: affascinante, eccentric*, geniale, sensibile, spiritos*, rassicurante. Esattamente come accadeva in passato, non hai idea di dove stia andando e cosa stia accadendo ma senti che devi correre e seguirl*, lasciarti immischiare nelle sue folli avventure sapendo che, qualunque cosa accada, troverà sempre il modo di tenerti al sicuro.
“Tutti possiamo cambiare nei modi più incredibili.
Possiamo evolvere e comunque rimanere fedeli a chi siamo.
Possiamo onorare chi siamo stati… e scegliere chi vogliamo essere in futuro.
Nel secondo episodio della Undicesima Stagione The Ghost Monument, il nuovo Dottore è ormai assestato nella sua nuova identità e vediamo emergere alcuni aspetti tipicamente femminili: come una maggiore premura nei confronti dei suoi compagni. Ma, questa è una storia ancora acerba da raccontare e ne parleremo a tempo debito.