Nel 1977 Roman Polanski venne accusato di stupro negli Stati Uniti per aver abusato sessualmente di una minorenne. Da quel momento in poi il regista, che avrebbe dovuto scontare la pena per il reato commesso, è fuggito in Europa, dove risiede ormai ininterrottamente dal 1978, eludendo così la giustizia statunitense.
Su Polanski pende infatti un mandato di cattura dell’Interpol, e da quell’avvenimento sempre più donne si sono dichiarate vittime degli abusi del regista, accusato di averle stuprate ancora adolescenti. È notizia delle ultime ore, però, che Samantha Geimer, la vittima di quello stupro per cui Polanski è stato accusato nel 1977, si sia espressa in sua difesa durante un’intervista a fianco della moglie del regista. All’epoca dell’ accaduto Geimer aveva a malapena 13 anni, e i fatti riportano che sia stata drogata e successivamente violentata. La donna però ha tenuto ad affermare che quello stupro per lei “non è mai stato un problema”.
Le dichiarazioni della Gaimer su Roman Polanski

“Vorrei essere molto chiara: quello che è successo con Polanski non è mai stato un grosso problema per me. Non sapevo nemmeno che fosse illegale, che qualcuno potesse essere arrestato per questo. Stavo bene e sto ancora bene”. Così si è espressa la Geimer a riguardo. “Tutte le ragazze, le modelle, andavano a letto con i fotografi e io non facevo eccezione. Ma il sesso era qualcosa di normale, un aspetto naturale della vita. Non c’era tutto questo dramma, tutta questa oscurità”.
Durante l’intervista la donna si è lasciata andare anche ad alcune dichiarazione riguardo al movimento #MeToo, definendolo un modo per “sminuire le donne sfruttando il loro dolore”, scagliandosi inoltre contro la stampa, che nel corso degli anni ha cercato più volte di intervistarla a riguardo. “Vieni parla, il mondo vuole sapere, vogliono sapere la verità”. Queste sono le parole che si è sentita dire più volte la Geimer. La donna ha spiegato però quanto tutti in realtà fossero interessati soltanto alle propria carriera, e la vedessero come la possibilità di finire sulle prime pagine dei notiziari.
Quelle espresse durante l’intervista sono sicuramente parole forti, in controtendenza con quella solidarietà femminile che muove i movimenti contro le vittime di qualsiasi tipo di abuso. Tutto questo non cambia però il fatto che Roman Polanski abbia effettivamente commesso il reato, e che siano ormai più di 40 anni che elude la legge e un’eventuale estradizione. Per qualsiasi notizia riguardo il mondo del cinema e delle serie tv, rimanete sintonizzati sui nostri canali.