Roberto Benigni sarà Geppetto nel Pinocchio di Matteo Garrone

Il 2020 potrebbe essere l’anno di Pinocchio, almeno cinematograficamente parlando. Solo pochi giorni fa si è saputo che Guillermo Del Toro, fresco di Oscar per La forma dell’acqua, adatterà il romanzo di Carlo Collodi in un film d’animazione in stop-motion per Netflix, realizzando finalmente un progetto che culla da tempo. Non solo: nell’impeto dei remake anche la Disney ha in programma di rifare in live action il suo classico del 1940, probabilmente con la regia di Paul King.

C’è pure un terzo regista, questa volta nostrano, al lavoro per portare Pinocchio sul grande schermo: Matteo Garrone. L’autore romano ha in testa questo film da un po’, tanto che già qualche anno fa aveva cominciato la preproduzione. Aveva poi accantonato il progetto per realizzare Dogman, ma ora è tornato alla carica, e sembra che questa volta l’idea sia destinata a concretizzarsi.

Matteo Garrone

Al momento Garrone sta lavorando al casting, una fase particolarmente delicata vista la difficoltà di adattare un libro come quello di Collodi, pieno di animali antropomorfi e creature fantastiche. Il regista sembra però avere le idee chiare, e poche ore fa ha annunciato un primo nome. Sarà infatti Roberto Benigni a interpretare Geppetto.

Quella di Benigni è sicuramente una scelta inaspettata. Ci sono delle ragioni comprensibili dietro a questa scelta (Benigni è toscano), ma il comico non ha un buon rapporto con Pinocchio. Nel 2002, quattro anni dopo l’Oscar per La vita è bella, si imbarcò nella realizzazione di un kolossal tratto da Collodi, che si rivelò però un disastro, sia dal punto di vista artistico che da quello commerciale, di fatto minando inesorabilmente la sua carriera, all’epoca all’apice del successo. Sarà difficile non pensarci rivedendolo alle prese con il burattino.

Matteo Garrone

Quando nel 2016 era partito il primo tentativo di realizzazione di questa nuova versione, era stato Toni Servillo a essere scelto per la parte di Geppetto. Ora le cose sono cambiate, e potrebbe essere l’occasione per Benigni per riscattarsi. Dopotutto Matteo Garrone, oltre a essere un grande regista, è anche un grande direttore d’attori (vale la pena ricordare che ha portato un attore non professionista all’esordio al cinema a vincere il Premio per il miglior attore a Cannes).

La curiosità quindi è tanta, ma ci sentiamo di poter dare piena fiducia a Garrone, ora come ora uno dei migliori registi italiani, e attendiamo con ansia il film. E, nel frattempo, di sapere chi presterà il volto anche al Grillo Parlante, al Gatto, alla Volpe, e, ovviamente, a Pinocchio.

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