Atmosfere apocalittiche e già postnucleari nel primo poster in assoluto di Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan che avrà come protagonista Cillian Murphy a guida del Progetto Manhattan e della creazione delle prime bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma oltre al poster, che vede come protagonista indiscusso l’attore feticcio di Nolan, sembra che manchi poco alla distribuzione online del trailer ormai in arrivo.
Lo segnala infatti il pubblico americano emerso dalle inquietanti anteprime di Nope, il nuovo film di Jordan Peele sempre prodotto da Universal, che ha infatti sfruttato l’uscita nelle sale d’oltreceano del film horror per affiancarvi, completa sorpresa, le prime immagini da uno dei suoi progetti più attesi e ambiziosi, sicuramente a livello di cast. A fianco di Murphy, infatti, anche Emily Blunt nei panni biologa e moglie del fisico Katherine “Kitty Oppenheimer” e Robert Downey Jr. in quelli di Lewis Strauss della US Atomic Energy Commission.
Si sono poi aggiunti nel corso dei mesi la psichiatra Jean Tatlock (Florence Pugh), il fisico Edward Teller (Benny Safdie) e lo scienziato nucleare Ernest Lawrence (Josh Hartnett). Concludono il cast i volti eminenti di James D’Arcy (Avengers: Endgame), Rami Malek (Bohemian Rapsody), Jason Clarke (Zero Dark Thirty), Dane DeHaan (La cura dal banessere), David Krumholtz (Numb3rs), Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!), Kenneth Branagh (Assassinio sul Nilo) e Matthew Modine (Full Metal Jacket). Assieme a molti, moltissimi altri, fra cui anche la new entry Gary Oldman.
Tornando forse sui passi di Dunkirk quantomeno nell’ambientazione da Seconda Guerra Mondiale, Christopher Nolan segna con questo film il divorzio dalla collaborazione storica con Warner Bros. dopo le inimicizie sorte con la major all’indomani di Tenet, che risentì al botteghino anche a causa della distribuzione in contemporanea sull’allora recentissima piattaforma streaming di HBO Max, pensata appunto per dare lustro a un servizio appena inaugurato e per sopperire alle possibili perdite in prima riapertura da Covid-19.
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