Le otto montagne, film uscito in sala solo poco tempo fa (Dicembre 2022), sta ancora facendo parlare. Dopo aver vinto il premio della giuria al settantacinquesimo Festival del Cinema di Cannes, ora è in lizza con ben 14 nomination per il premio Italiano più ambito, ovvero il David di Donatello. E dato che del film si sta parlando tanto, qualcuno ha cominciato a chiedersi se la storia narrata nel lungometraggio fosse effettivamente reale.
Le otto montagne è una storia vera?

Che il film fosse un adattamento cinematografico di un romanzo di Paolo Cognetti, del 2017 e che porta lo stesso titolo, forse qualcuno già lo sapeva. Ma un romanzo non è detto che sia basato su fatti e storie reali, anzi il più delle volte è formato per buona parte se non in toto da finzione e immaginazione dell’autore. In questo caso invece, possiamo confermare che la storia prende vita da una storia vera dell’autore, Paolo Cognetti.
L’autore stesso ha confermato che non si tratta di una storia autobiografica e quindi fedele al 100% a sue vicende di vita, però si tratta di una rappresentazione di qualcosa da lui realmente vissuto, soprattutto il rapporto con i luoghi rappresentati nel film. Questo forte legame con i luoghi, a conferma delle sue parole, pare sia dato dal fatto che da bambino Cognetti frequentava molto spesso d’estate la montagna e nello specifico la Val d’Ayas, luogo dove il film è stato appunto girato.
Altro elemento di verità rappresentato nel film è che Paolo (Pietro nel lungometraggio), dopo il periodo dell’infanzia si trasferisce in città, per ritornare a vivere in montagna solo più tardi, all’età di 30, dopo un periodo poco felice. Per quanto riguarda il personaggio di Bruno invece, pare essere frutto della fantasia dell’autore, o meglio un insieme di caratteristiche di persone realmente incontrate nel periodo in Valle d’Aosta.
La trama del film

Tutto comincia con due amici, Pietro e Bruno, conosciuti nel periodo dell’infanzia in montagna in Valle d’Aosta. Tra i due nasce subito un’intesa data dall’interesse verso la montagna, le sue stradine, le sue vette e le sue atmosfere. Varie vicissitudini però portano presto i due ad allontanarsi l’uno dall’altro e dal luogo che da sempre li ha accomunati. Solo tempo dopo, esattamente all’età di 31 anni, i due si ritrovano nuovamente, sempre lì, sulle cime Valdostane.
I due si trovano ora insieme a costruire una baita isolata, da sempre sogno del padre di Pietro che viene a mancare. Da questo momento le vite dei due protagonisti si ricongiungono, cercando di riallacciare i rapporti perduti e sempre facendosi forza a vicenda dopo periodi difficili per entrambi.
Ecco, ora sapete tutto su Le otto montagne (che abbiamo anche recensito qui), film che tra i vari successi raggiunti, è anche in concorso per aggiudicarsi la Palma d’oro. E sicuramente il fatto che la storia sia tratta da vicende profonde e molto sentite dello scrittore, rende il tutto ancora più suggestivo e speciale per lo spettatore e per la critica.