Le otto montagne

Bruno vive fra le montagne sperdute della Valle D’Aosta, dove il dodicenne Pietro trascorre ogni estate le vacanze estive con i genitori. I due stringono una forte amicizia, finché Bruno non è costretto a seguire lo zio negli alpeggi. Dopo l’iniziale proposta, da parte della famiglia di Pietro, di ospitare Bruno a Torino, i due sono costretti a separarsi e il loro legame diventa un residuo dell’infanzia.

Dopo molti anni Pietro ritorna al paesino di montagna in seguito al funerale del padre, col quale aveva tagliato i rapporti da tempo. Lì ritrova Bruno, che lo accompagna a riscattare l’eredità del padre: una baita in alta quota che i due giovani dovranno demolire e ricostruire. Così si scopre che Bruno aveva continuato a frequentare sulle montagne il padre di Pietro.

Dopo la riedificazione della baita, Pietro viaggia in Nepal per scrivere i propri romanzi e Bruno crea la propria famiglia nell’alpeggio con Lara, una ragazza di città portata fra le montagne proprio dall’amico Pietro, con cui ora ha una figlia.

Afflitto da crisi familiari ed economiche, Bruno chiede il permesso a Pietro per ritirarsi nella baita che avevano in comune: l’amico comprende che è in difficoltà e lo raggiunge dal Nepal, cercando di convincerlo a scendere da quei monti divenuti ormai ostili. Bruno è convinto di non voler lasciare la montagna, e che nulla conti più di essa. Proprio quella montagna sarà responsabile della sua sorte.