A volte ci sono persone che durante la propria vita acquisiscono un’aura di immortalità. Per quello che hanno fatto, o più semplicemente per quello che sono o sono state. Pochi possono avere questo privilegio, ma nella ristretta cerchia di coloro che, anche una volta abbandonata questa Terra, resteranno “vivi” in eterno nei cuori e nella memoria di chi ancora questa vita deve viverla, troviamo sicuramente Gianni Minà. La notizia della sua dipartita, arrivata ieri sera, ha rigato di lacrime il volto di molte persone. Perché quando se ne va un gigante, il frastuono è sempre roboante.
Le interviste più iconiche di Gianni Minà
Storico giornalista sportivo, conduttore e documentarista, Minà è stato semplicemente una delle figure più influenti del giornalismo italiano, probabilmente IL giornalista, quello a cui tutti quelli che si approcciano a questo lavoro aspirano. Le sue storiche interviste hanno fatto la storia della televisione. Per questo abbiamo deciso di omaggiarlo attraverso un excursus di quelle che sono state le più iconiche. Il Re è morto. Viva il Re.
Gianni Minà, Alì, De Niro, Marquez e Leone

In un ristorante ci sono Muhammad Alì, Robert De Niro, Sergio Leone e Garcia Marquez. Non è una barzelletta, è semplicemente la cena più assurda alla quale Gianni Minà si sia mai trovato, diventata poi una delle interviste più famose nella storia del giornalismo. Doveva essere un tete a tete con il solo Alì, ospite di Blitz, il programma che Minà conduceva. Poi però, uno ad uno si sono aggiunti tre artisti straordinari. E il resto…beh, il resto è Storia.
Gian Maria Volonté

Quando una figura del calibro di Minà ti invita per un’intervista, l’unica cosa che puoi fare è accettare di buon grado. Non importa che tu sia Gian Maria Volonté, il più grande attore italiano di tutti i tempi, e che tu sia piuttosto timido e schivo alla luce dei riflettori.
Era il 1986, e per promuovere l’uscita de Il Caso Moro, film in cui l’attore era protagonista ci fu questa bellissima intervista. I due parlarono della figura di Aldo Moro, appunto, del fatto che Volonté avesse o meno avuto contatti con la famiglia, e anche della difficoltà nell’interpretare personaggi pubblici. Tra riflessioni generali sul cinema e discussioni riguardo i rapporti con i registi, quella a Volonté è sicuramente un’intervista imperdibile.
Benigni e Troisi

Nel 1984 usciva nei cinema italiani Non ci resta che piangere. Nel salotto di Blitz ci fù quindi una bellissima intervista a due dei capisaldi della commedia italiana: Roberto Benigni e Massimo Troisi. Di quell’intervista è rimasta nella mente di tutti la scherzosa domanda di Troisi a Minà: “Ma perché chiedi a tutti cosa fanno negli anni ‘60?”. Un rapporto, quello tra l’attore napoletano e il giornalista, che rimase ben saldo fino alla morte del primo.
Leone e De Niro: Gianni Minà a Cinecittà

Una delle interviste più incredibili di Gianni Minà è stata sicuramente quella a Robert De Niro e Sergio Leone sul set di C’era una volta in America. Il giornalista infatti trasmise un’intervista direttamente dallo studio 4 di Cinecittà, mentre erano in corso le riprese del capolavoro più amato del regista. De Niro stava recitando sulle note di Ennio Morricone, quando Minà entrò sul set e diede il via a una meravigliosa intervista.
Bertolucci e Scorsese

Martin Scorsese e Bernardo Bertolucci nella stessa stanza, alla mercé delle domande dello storico giornalista. Lui stesso ha definito quell’intervista come una delle più interessanti che abbia mai fatto. I due erano ottimi amici e per questo, nonostante fosse abbastanza schivo, Martin Scorsese accettò di essere ospite a quella serata. È anche superfluo dirlo, ma se ancora non lo avete fatto, recuperatela assolutamente.
Queste erano alcune delle più belle e iconiche interviste di Gianni Minà ad alcuni dei più grandi protagonisti della storia del cinema. La sua scomparsa è stata una grande perdita, ma siamo sicuri che la sua figura rimarrà in eterno. Questo è il nostro modo di omaggiarlo. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e quali ricordi avete a lui legati.