Dopo il trionfo conseguito al Festival di Cannes 2018, il bravissimo Marcello Fonte ha bissato agli European Film Awards, gli Oscar del Cinema europeo: è sua, infatti, la statuetta di miglior attore europeo per questa stagione, grazie ovviamente sempre allo spettacolare Dogman, la dura pellicola diretta da Matteo Garrone.
Dogman, come noto, trae spunto da un terribile caso di cronaca nera, realmente verificatosi a Roma nel 1988, nella zona popolare della Magliana Nuova: nella vicenda storica, Pietro De Negri, un piccolo criminale che gestiva una attività di tolettatura per cani (da cui il soprannome “Canaro della Magliana”), uccise brutalmente l’ex pugile dilettante Giancarlo Ricci: a detta di De Negri, la vittima, massacrata in seguito ad una lunga serie di angherie e soprusi nei suoi confronti, fu torturata in modo particolarmente efferato per ore, nonché sottoposta a mutilazioni. L’autopsia, in realtà, ha in seguito accertato il carattere post-mortem delle mutilazioni, ma il caso ha ugualmente colpito l’opinione pubblica dell’epoca e non solo.
Il film, come detto, trae spunto dalla vicenda e se ne discosta in diversi punti, ma ha egualmente catturato lo spirito dei terribili eventi del 1988; non a caso, è stato fra i migliori prodotti di questa stagione cinematografica ed ha mietuto consensi su consensi, anche prima della giornata di ieri, 15 dicembre 2018.
Agli European Film Awards, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta al Teatro de la Maestranza di Siviglia, Dogman non ha trionfato solo con Marcello Fonte, ma ha portato a casa anche la statuetta per il miglior trucco e quella per i migliori costumi. Da notare che il nostro Fonte ha avuto la meglio su un cast di tutto rispetto, formato da Rupert Everett, Jakob Cedergren, Sverrir Gudnason, Victor Polster e Tomasz Kot, volto del premiatissimo Cold War, di Pawel Pawlikowski, che ha fatto incetta di premi.
Premiato, infine, anche Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino, che ha portato a casa il Premio del Pubblico.