Durante un’intervista con Vanity Fair la star de Il Trono di Spade è tornata a parlare della sua esperienza negativa sul set di Terminator Genisys.
Solo: A Star Wars Story (diretto da Ron Howard) è uscito ieri in tutte le sale italiane. Emilia Clarke interpreta il ruolo di Qi’Ra, un’amica d’infanzia di Han conosciuta sul pianeta Corellia. Durante la campagna promozionale del film, l’attrice ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair nella quale ha parlato della sua brutta esperienza durante la direzione di Terminator Genisys (il quinto capitolo della saga). Prima di questo progetto, il regista Alan Taylor aveva girato alcuni episodi de Il Trono di Spade, perciò già conosceva l’attrice britannica.
Com’è noto, Terminator Genisys è stato un flop sia di critica (ha un punteggio di 38/100 su Metacritic), sia di botteghino. Il budget di ben 155 milioni e i costi di distribuzione, infatti, non sono stati coperti dagli incassi internazionali e da quelli in patria (che si aggirano intorno a quota 90 milioni). La situazione si era rivelata complicata fin dalle prime fasi di produzione; ecco le parole di Emilia Clarke:”Alan Taylor era stato risucchiato da Terminator. Non era più il regista che avevo conosciuto. Non è stata un bel momento per lui. Non lo è stato davvero per nessuno“.
Proprio a causa di questa situazione tesa e disorganizzata, l’attrice si è dichiarata sollevata che il film sia andato male al botteghino, perché la sua partecipazione ad un ipotetico sequel sarebbe stata decisamente pesante. Per rendere l’idea delle difficoltà che hanno affrontato il cast e la troupe del film, la donna ha proseguito la sua intervista raccontando un aneddoto: durante la realizzazione del reboot de I Fantastici Quattro (famoso anch’esso per le non poche difficoltà economiche e di giudizio), gli attori del film scherzavano tra di loro dicendosi “perlomeno non stiamo lavorando a Terminator Genisys“.
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