Uno degli argomenti più discussi che riguardano Oppenheimer e quello degli effetti speciali e visivi. La credenza comune e più diffusa tra coloro che hanno cercato di informarsi sulla questione è quella che vedrebbe l’assenza, nel film di Nolan, dei cosiddetti VFX. Ma la realtà è assai diversa e una distinzione, per chiarezza, andrebbe fatta.
Oppenheimer: no CGI, si VFX

Secondo Andrew Jackson, supervisore degli effetti visivi (che vinse l’Oscar per Tenet: qui la recensione), l’errore sulla non distinzione del pubblico deriva dai titoli di giornale che sarebbero stati poco precisi. “Alcune persone hanno capito che l’assenza di CGI significasse un’assenza degli effetti visivi, il che è chiaramente falso. Gli effetti visivi possono includere tantissime pratiche” ha così spiegato. Una di queste pratiche è la CGI, cioè l’utilizzo di immagini generate al computer. Un’altra è invece la creazione di effetti visivi in-camera, pratici e realizzati sul set.
Ad esempio, nella scena dell’esplosione di prova della prima bomba atomica in New Mexico, gli effetti visivi ci sono eccome. La scena è stata infatti realizzata sovrapponendo una serie di filmati girati sul set. “Hanno usato quattro fusti da 44 galloni di carburante e degli esplosivi posizionati sotto, che danno fuoco al carburante e lo lanciano in aria” ha spiegato sempre Jackson. Alla fine avevano a disposizione una libreria con 400 riprese.
Jackson ha poi concluso la sua intervista a The Hollywood Reporter spiegando come il tema di Oppenheimer sia profondamente attuale. Con l’intelligenza artificiale, secondo Jackson, siamo sull’orlo di una nuova rivoluzione scientifica che cambierà profondamente la realtà in molti settori della nostra vita. Dobbiamo quindi essere consapevoli e parlarne, come dopo la scoperta della potenza nucleare. Voi cosa ne pensate? Preferite degli effetti visivi realizzati “alla vecchia maniera”, oppure l’utilizzo di CGI? Alla prossima news su CiakClub.it.