Justin Chambers lascia Grey’s Anatomy dopo 15 anni

Per tutti i fan di Grey’s Anatomy la notizia dell’abbandono della serie da parte di Justin Chambers è sicuramente un boccone difficile da digerire.

L’attore, che nella serie interpreta il dottor Alex Karev, ha rilasciato un’intervista a Deadline nel quale ha così affermato:
“Non c’è un momento giusto per dire addio a uno show e a un personaggio che ha definito molto della mia vita negli ultimi quindici anni. Da un po’ di tempo, tuttavia, ho sperato di diversificare i miei ruoli e le mie scelte per quanto riguarda la carriera. Ed ora, dal momento che ho già 50 anni ed ho una moglie che mi sostiene e mi aiuta e cinque splendidi figli, è ora di dire addio.”

Justin Chambers ha poi concluso ringraziando la produzione ed i fan con queste parole:
“Voglio ringraziare la famiglia di ABC, Shonda Rhimes, i membri originali del cast Ellen Pompeo, Chandra Wilson e James Pickens, e il resto dell’incredibile cast e della troupe, passata e presente, e, ovviamente, i fan per questo percorso straordinario”

Rimane il rammarico ed il rimpianto per non aver dedicato all’attore, volto fondante del medical-drama più seguito in America, una puntata di addio e di congedo dalla serie.
Alex Karev, il personaggio di Justin Chambers, è comparso infatti per l’ultima volta nell’episodio 350 della serie, episodio che non faceva però presagire una sua uscita definitiva di scena.

Quello di Justin Chambers è uno dei tanti abbandoni che ha subito la serie nel corso di 16, lunghe, stagioni.
Tuttavia se gli altri abbandoni venivano giustificati nella trama da scomparse di personaggi, partenze o morti, nel caso del personaggio Alex Karev non viene fatta alcuna allusione ad una sua uscita totale di scena.
Anche l’assenza dagli ultimi due episodi della 16esima stagione non lasciavano presagire un uscita di scena di un personaggio così importante per la serie.

La scelta di Justin Chambers è però condivisibile, dal momento che non è mai un bene che un attore diventi vittima del proprio personaggio ed è normale che, arrivati ad un punto della propria carriera, si voglia cercare nuove esperienze.

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