Quella sulla trasposizione cinematografica di Harry Potter e la maledizione dell’erede è una tiritera che va avanti dal 2016, anno della prima teatrale e della pubblicazione della sceneggiatura. Il sequel della saga magica più famosa di sempre ha da sempre portato con sé detrattori e sostenitori ma, con il quasi fallimento della trilogia prequel Animali Fantastici, e le continue notizie di una ripresa della storia, è diventato l’ancora di salvataggio del Wizarding world al cinema.
Opera teatrale divisa in due parti, scritta da Jack Thorne su soggetto tra gli altri di J.K.Rowling, è ambientata diciannove anni dopo la fatidica battaglia finale tra Harry e Voldemort. Tra i personaggi iconici della saga c’è il glaciale Lucius Malfoy interpretato da Jason Isaacs che, in una recente intervista a RadioTimes.com, è stato imbeccato sull’argomento:
“Ho visto lo spettacolo. È stato fantastico. Ha fatto quella cosa straordinaria fatta anche dai libri, portare a teatro persone che non vanno a teatro e che magari non ci torneranno più. I libri hanno fatto iniziare a leggere, non solo bambini ma anche adulti. Quindi vedremo – dice Jason Isaacs sul possibile film – Ha funzionato come opera teatrale. Qualche volta ciò che funziona a teatro o nei libri non funziona al cinema quindi non… ehm… mai dire mai”.
Certamente non bisogna aggrapparsi troppo alle parole ma un minimo spiraglio è stato lasciato, vista anche l’importanza della famiglia Malfoy nella storia. L’espansione del franchise però sembra molto più che una possibilità, facendo parte dei piani del CEO di Warner David Zaslav, e La maledizione dell’erede sarebbe il percorso più ovvio da prendere, avallato anche da Chris Columbus (regista dei primi due capitoli).
In ogni caso l’adattamento non sarebbe facile ma con le giuste dinamiche ed un potente “alohomora” il futuro della saga di Harry Potter potrebbe riaprirsi.