Spesso nel cinema realtà e finzione vanno a mescolarsi, dando la possibilità a molti di conoscere storie altrimenti nascoste. È il caso del film Gran Turismo – La storia di un sogno impossibile, prodotto da Sony e diretto da Neil Blomkamp. Protagonista delle vicende è il pilota, prima di eSports poi a bordo di monoposto su pista, Jann Mardenborough, figlio dell’ex calciatore Steve, nel film interpretato da Djimon Hounsou.
Una dimostrazione di come lo sport fosse in qualche modo di famiglia anche se su terreni differenti. La carriera del padre parte dalle formazioni giovanili del Coventry City, dove viene aggregato in prima squadra nella stagione 82-83, quando il club militava in First Division, quello che oggi è il massimo campionato inglese. L’esordio avviene l’anno successivo, dopo la cessione al Wolverhampton, segnando la sua prima rete tra i professionisti.
Comincia quindi un lungo girovagare tra la seconda e terza divisione, cambiando più volte maglia senza grandi fortune. Dopo una breve parentesi in Svezia all’Ostersund, torna in patria e la sua maggiore permanenza è tra le fila del Darlington, dove raccoglie oltre cento presenze, segna 18 reti e si aggiudica il campionato di quarta divisione nel 1990-91. La sua carriera ventennale termina nel 2003 con l’ultima presenza su terreno di gioco con la maglia del club gallese Barry Town.
In gergo calcistico si direbbe che Steve Mardenborough è stato un mestierante ma, grazie all’uscita del film Gran Turismo (questa la nostra recensione), il suo nome è passato ad onor di cronaca. Una storia di famiglia ma anche una storia di sport che potete scoprire al cinema.