In un’intervista per CB.com il produttore Doug Wick ha raccontato la sua esperienza con Il Gladiatore, celebre film di Ridley Scott. In particolare ha raccontato di quello che definisce il suo “unico rimpianto” a proposito della realizzazione del film, considerato un vero e proprio cult.
“C’erano problematiche che avevano a che fare con i costi.” racconta Wick “Ad esempio, Ridley voleva un rinoceronte nell’arena. E, parlando con gli addestratori degli animali, ci dissero ‘Dunque, sono animali grandiosi con cui lavorare ma una volta che cominci, non puoi fermarli’. E, per questo motivo, cercammo di capire quanto poteva costare un rinoceronte in CG, ma costava troppo. Direi che questo è uno dei rimpianti: non essere riuscitu a dare a Ridley il suo rinoceronte in CG. Tanto che è diventata una nostra battita ricorrente: se mai faremo il sequel, Ridley avrà il suo rinoceronte!”
Il produttore ha parlato anche di un eventuale sequel de Il Gladiatore, tema discusso da lungo tempo. A tal proposito, il produttore ha spiegato: “Ridley amerebbe farlo. Ma si tratta di avere una storia scritta nero su bianco. Tutte le persone coinvolte nella lavorazione dell’originale lo amano talmente tanto che non considerano neanche lontanamente la prospettiva di sfruttarlo in maniera becera e fare qualcosa che sia solo un’ombra sbiadita. C’è un chiaro problema di natura creativa, del lavorare a una sceneggiatura e del riuscire a trovare un’idea. Ridley ci sta lavorando, ma la sfida principale è l’arrivare a un punto che possa effettivamente essere una base di partenza valida […] Poi c’è la questione del prendere la parte migliore di quello che le persone amano dell’originale rendendolo, allo stesso tempo, fresco con una nuova incarnazione. È complicato. Poi, chiaramente, c’è la problematica del personaggio principale. Che è morto. Ma se devi fare Il Padrino ti ritrovi a dire “Ok, il pubblico ama le star in queste parti” e quindi riporti in campo la vecchia squadra.”
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