Questa sera troverete in programmazione tv Frankenstein Junior, pellicola del 1974, diretta da Mel Brooks, da un soggetto di Gene Wilder, con il quale firmerà la sceneggiatura a quattro mani. Il canale a cui sintonizzarsi alle 21:35 è il NOVE. Il cult riprende il classico di Mary Shelley e i conseguenti film che se ne sono ispirati già a partire dagli anni ’30. L’estetica ricorda pertanto lo stile di quella Hollywood, la chiave e il tono del film sono invece parodistici.
La Trama di Frankenstein Junior
New York. Anni ’30. Frederick Frankenstein è uno stimato medico e professore universitario, nipote niente meno che dell’altrettanto celebre Dottor Victor von Frankenstein. Frederick, desideroso di prendere le distanze dal nonno e dalle sue teorie mediche alquanto folli e bizzarre, decide di cambiare la pronuncia del suo cognome, facendosi chiamare Frankenstin. Il giovane Frederick dovrà però fare i conti con il passato, quando, proprio durante una lezione di neurologia, apprende di aver ereditato dal nonno un castello in Transilvania.
Frankenstein Jr. si recherà quindi in Romania, dove farà la conoscenza di un carismatico terzetto composto dal nipote dell’assistente di suo nonno, Igor, dall’avvenente assistente Inga e dalla enigmatica Frau Blücher. Sarà proprio quest’ultima a far pervenire nelle mani di Friedrick i vecchi appunti di suo nonno. Il giovane professore non impiegherà molto a rivedere la sua posizione e a voler tentare di mettere in pratica le intriganti quanto ripugnanti teorie. Munito di cadavere e cervello perfettamente conservato, Fredrick dà il via alle operazioni.
Tutto procede per il meglio e la creatura prende vita, iniziando però a presentare una serie di comportamenti sopra le righe. Igor dovrà infatti ammettere di non aver prelevato il cervello dello scienziato Hans Delbruck come avrebbe dovuto. Il “mostro” fuggirà quindi dal castello e si imbatterà in una serie di avventure, piacevoli e non, ma senza dubbio istruttive. Il giovane professore, ritenendosi responsabile delle sventure della sua creazione, farà di tutto per rimediare agli sbagli commessi, rimediando un finale inaspettato per entrambi.
Frankenstein Junior, il cast

Oltre ai citati Gene Wilder e Mel Brooks, già colleghi sul set di Mezzogiorno e mezzo di fuoco, dove nacque l’idea per Frankenstein Junior, il cast presenta diversi altri nomi di rilievo. Marty Feldman, che dà il volto ad Igor, o meglio Aigor, porta sulle sue spalle una parte importante della comicità della pellicola. E vi interesserà sapere che alcune delle scene più esilaranti sono state totalmente improvvisate.
Non si può poi non citare Gene Hackman e il suo eremita. La sua performance è frutto di quattro giorni di riprese. Hackman venne a conoscenza del progetto durante una partita di tennis con Wilder. Madeline Kahn e Teri Garr furono provinate per interpretare rispettivamente Inga ed Elizabeth, fidanzta di Fredrick. Una volta viste sul set, i ruoli furono però scambiati.
Curiosità

In attesa di questa sera, eccovi quindi una carrellata di curiosità.
- Come vi abbiamo accennato sopra, la pellicola (qui vi lasciamo un nostro approfondimento) si ispira e fa satira della storia di Mary Shelley e degli stessi racconti e film dell’orrore, nonchè dello stile hollywoodiano degli inizi. La fonte primaria a cui Brooks e Wilder si rifanno e infatti il Frankenstein del 1931 di James Whale. Vedrete che Frankenstein Junior è stato interamente realizzato in bianco e nero, optando per una regia e una fotografia che ripercorrono il film di Whale, con tanto di transizione evidente e marcata tra le scene.
- Il set è stato allestito negli stessi studios e persino molti degli oggetti di scena della pellicola del 1931 sono stati riutilizzati. Questo in realtà fu dovuto anche al budget non proprio cospicuo che Brooks ebbe a disposizione. La Columbia non concesse infatti i 2,3 milioni desiderati, ma solo 1,75 milioni. Brooks si rivolse allora alla 20th Century Fox che concesse maggiori fondi, a patto di un contratto in esclusiva per i futuri cinque anni.
- La scena in cui Igor, mentre scende le scale, porge il suo bastone al nuovo arrivato Fredrick, ispirò gli Aerosmith nella realizzazione di quello che sarà uno dei loro maggiori successi. “Walk this way“, le parole che Igor pronuncia nella scena originale (Segua i miei passi in quella italiana), danno infatti il titolo ad una delle pià celebri canzoni del gruppo statunitense.
- Nel montaggio finale che venne distribuito, della durata di 105 minuti, furono tagliate diverse scene. Infatti, a lavoro concluso, Wilder e Brooks si ritrovarono con un girato che superava le 3 ore.
- Un Hans Delbrück, il proprietario del cervello che Fredrick avrebbe voluto per la sua creatura in Frankenstein Junior, è realmente esistito. Si tratta di uno storico tedesco del 1800, professore dell’Università di Berlino. Il figlio, Max Delbrück, vinse invece il Premio Nobel per la medicina nel 1969.