Festival di Cannes 2018: Frémaux parla di Netflix, #Metoo e Web series

Pochi giorno dopo aver annunciato il divieto delle selfie sul red carpet, Il Direttore artistico del Festival di Cannes, Thierry Frémaux, torna a parlare delle novità dell’edizione 2018…

Thierry Frémaux, Direttore artistico del Festival di Cannes aveva già annunciato importanti cambiamenti durante un’intervista rilasciata alla rivista Le Film Français, che riguardavano il divieto di scattare Selfie sul Red Carpet, allo scopo di favorire un ordinato svolgersi degli ingressi e l’abolizione di proiezioni anticipate per la stampa (ne abbiamo parlato qui).

Misure che hanno già dato molto su cui discutere, tra gli addetti ai lavori.

Intervistato, stavolta da Variety, il direttore artistico ha dispensato nuovi aggiornamenti sull’edizione si svolgerà l’8 e il 9 Maggio 2018, pronunciandosi sull’inclusione in concorso dei film Netflix, sui Film e le serie prodotte per la rete e sulla campagna #Metoo, intorno alla quale moltissimi festival e cerimonie di premiazione si sono adoperati.

Innanzitutto Frémaux è tornato a parlare del divieto di selfie sul red carpet, aggiungendo che le contromisure da adottare per impedirle, fattivamente, sono ancora oggetto di discussione.

Festival di Cannes

Ha poi parlato della campagna #Metoo, intorno alla quale non sono previsti eventi specifici promossi dal Festival stesso, ma ciascun paese in gara e gli organi istituzionali presenti, avranno facoltà di produrre dibattiti inerenti a questo tema nell’ambito del Marché du Film. Verrà inoltre portato avanti il progetto Women in Motionrealizzato in collaborazione con Kering, per una maggior partecipazione delle donne nell’industria cinematografica.

In seguito ha ribadito una modifica nel regolamento del Festival, per quanto riguarda i film candidati nelle due sezioni: Il concorso principale Un Certain Regard, per i quali verrano selezionati solo quei prodotti per i quali è prevista una regolare distribuzione nei cinema francesi. Da questa modifica discende una evidente esclusione delle piattaforme di streaming, come Netflix, per la quale, però sembra che sia stata lasciata una porta aperta…

 “Ci siamo incontrati di recente a Parigi. Il dialogo continua e sono sicuro che sarà fruttuoso. Loro non vedono l’ora di tornare a Cannes, e noi non vediamo l’ora di accoglierli.”

Ultimo punto discusso riguarda i film prodotti per la rete e le serie tv, per le quali, se firmate da grandi registi, è contemplata la possibilità di accoglierli nelle categorie già esistenti e non di creare nuove categorie apposite, come accaduto in altre realtà, allo scopo di includerle. Il profondo proposito di Frémaux è che Cannes rimanga un Festival del Cinema.

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