David Letterman intervista Obama: un nuovo modo di fare talk show

Pochi giorni fa è andata in onda la prima puntata del nuovo talk show condotto da David Letterman. L’ospite è niente meno che l’ex presidente Barack Obama.

Dopo due anni di assenza dagli schermi, David Letterman è tornato con un nuovo show prodotto Netflix. Con grande sorpresa del pubblico, il programma non è assolutamente come ce lo si aspettava: l’ospite è unico e centrale, non c’è una live band che commenta musicalmente lo show, gli argomenti trattati superano la frivolezza per radicarsi nel profondo.

david letterman

Il Letterman che ricordiamo è un front man pronto a qualsiasi cosa la situazione richieda. L’intervista di 60 minuti con l’ex presidente degli Stati Uniti però ha portato alla luce il nuovo modo di fare spettacolo del presentatore: la prima puntata di “Non c’è bisogno di presentazioni” ha mostrato due grandi uomini e le loro vite private, messe a nudo in una situazione calda e informale. Obama racconta della sua vita da quando ha lasciato la Casa Bianca, il rapporto con le figlie e quello con la moglie.

I due affrontano anche temi politici. Cosa che nel Late Night, Letterman avrebbe evitato. Si parla anche di Trump, anche se in maniera velata. Ma questo non li frena dal condurre una discussione politica molto articolata. Durante l’intervista Letterman domanda “Cosa c’è di più dannoso per quella democrazia? Sarebbe la diminuzione, dal capo della democrazia, della stampa? O sarebbe qualcuno a fare i conti con l’effettiva procedura di voto?”.

“Una delle maggiori sfide che abbiamo per la nostra democrazia è il grado in cui non condividiamo una linea di base comune di fatti … Se guardi Fox News, stai vivendo su un pianeta diverso da quello che sei se ascolti NPR. ” è la risposta del presidente Obama. Egli menziona come la sua campagna per il presidente sia stata un movimento di base di giovani che hanno utilizzato i social media per diffondere il suo messaggio. Ma nel 2016 ammette che interessi speciali, corporazioni e entità straniere hanno utilizzato i social media per influenzare le elezioni . “Ad un certo punto, si vive in una bolla, e questo è parte del motivo per cui la nostra politica è così polarizzata in questo momento.”

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Il discorso si sposta poi sempre più in profondità, parlando del legame che ha spinto Obama con l’argomento dei diritti civili.

La lunga visione della storia umana: si scopre che abbiamo tutti i motivi per cercare di metterci sopra le altre persone. Il razzismo ne è un esempio profondo, ma ovviamente, biologicamente, non c’è altra realtà se non quella che abbiamo inventato. Nel corso del tempo, ciò che accade è perché si manifesta in modi molto concreti – la schiavitù, Jim Crow, la sottomissione – diventa una realtà sociale e finisce per avere un impatto molto reale. È vero che gli afroamericani sono in media più poveri di altri americani. Non è a causa della loro razza, è a causa dei costrutti sociali nel corso di 300-400 anni che li ha resi poveri.

Il nuovo David Letterman show quindi, ha molta più grandezza e importanza da raccontare. Non vuole lasciare nulla al caso, ma intende farlo comodamente e in via confidenziale seduto su di una poltrona.

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