Cannes ha scelto da che parte stare. In un comunicato rilasciato il 30 aprile gli organizzatori del Festival hanno risposto a Paulo Branco e alla sua Alfama Films Productions, che settimana scorsa ha chiesto tramite i propri avvocati di non proiettare il film di Terry Gilliam fintanto che le dispute legali non saranno chiarite.
Pierre Lescure e Thierry Fremaux, delegati generali del Cannes Film Festival, oggi hanno risposto che rispetteranno la decisione della corte chiamata a pronunciarsi sul caso il prossimo 7 maggio, il giorno precedente l’apertura dell’evento. Nel comunicato vi è anche un riferimento diretto a Branco: <<[…] durante questo episodio ha mostrato il suo vero volto, arrivando a minacciarci, attraverso i suoi legali, di una sconfitta umiliante>>.
<< La sconfitta sarebbe cedere a queste minacce. È più importante che mai ricordare agli artisti che li sosteniamo, non che li attacchiamo. Questa è sempre stata la tradizione al Festival de Cannes e così rimarrà>>.
The Man Who Killed Don Quixote è senz’altro uno dei progetti più tormentati della storia del cinema. La diatriba fra Branco and Gilliam nasce con la firma di un contratto nell’agosto del 2016 dove, in cambio di soldi, Branco otteneva diritti sull’opera. Ma il contributo economico non è mai arrivato e Gilliam si è così rivolto ad altre persone che hanno aiutato il regista a realizzare il suo progetto, 17 anni dopo il primo ciak nel lontano anno 2000.
Nel maggio 2017 un tribunale francese ha dato ragione a Branco, ma ha altresì affermato che non era possibile fermare le riprese del film. La Corte d’Appello è stata chiamata ad esprimersi. La decisione è attesa per il prossimo 15 giugno.
<<Voglio veder riconosciuto il mio ruolo di produttore>>, ha dichiarato Branco ad un emittente televisiva francese, <<Questa sorta di arroganza da parte di un grande regista inglese contro un piccolo produttore portoghese deve finire>>. Branco ha prodotto più di 300 film.
Alla stessa emittente Gilliam ha dichiarato: <<Paulo Branco pensa di essere il produttore del film, ma ci ha lavorato per appena quattro mesi>>.
La società Alfama attualmente sta cercando di ottenere un mandato per impedire a Cannes di proiettare l’ultimo lavoro di Terry Gilliam. Il verdetto arriverà il 7 maggio.
