Simmetrie, colori pastello e…”breve nudità grafica”? Il nuovo film di Wes Anderson Asteroid City è pronto a fare il suo debutto in concorso al Festival di Cannes, ma a sorprendere è stata la decisione della MPAA di assegnare il rating R. Una scelta che limita la visione del film ai soli diciassettenni accompagnati da un adulto e per la quale il regista ha subito chiesto un ricorso.
Una procedura quella del cambio di valutazione assai complicata e che difficilmente porta esiti positivi. Infatti oltre ad essere assai rara come manovra, lo è ancora di più vincere l’appello. Secondo un rapporto del MPAA (Motion Picture Association of America) risalente al 2018, solo l’1,4% dei film ha ottenuto la richiesta di ricorso, e solo il 38% di questi ha visto l’esito ribaltato. Un esempio è il cult American Psycho con protagonista Christian Bale, passato da NC-17 (vietato ai minori di 18 anni) a R.
Anche Wes Anderson è riuscito in questa incredibile impresa, infatti il film è passato dal rating R ad un più comune PG-13. La nuova valutazione recita che il film è stato “classificato PG-13 in appello per brevi nudità esplicite, fumo e altro materiale allusivo”. Insomma il riferimento alle nudità è rimasto ma a quanto pare non presenta riferimenti diretti all’atto sessuale, e probabilmente è su questo elemento che ha fatto leva il regista candidato all’Oscar per Grand Budapest Hotel.
Un sospiro di sollievo per Wes Anderson che prevedeva già un contraccolpo forte ai botteghini, dopo che già il precedente The French Dispatch era stato vietato ai minori. Come detto Asteroid City partecipa in concorso a Cannes 2023 mentre, dopo una distribuzione limitata il 16 giugno, sarà distribuito in tutte le sale dal 23 giugno. Per quanto riguarda la distribuzione italiana, il film arriverà dal 14 settembre.