Sono trascorsi più di sessant’anni dal momento in cui un giovane e impetuoso Sean Connery fece il suo fulminante ingresso sulla scena cinematografica internazionale, interpretando un personaggio che avrebbe cambiato il corso della storia: James Bond. Fu proprio il 5 ottobre del 1962 che venne alla luce il primo capitolo della celebre saga, Agente 007 – Licenza di uccidere, che avrebbe inaugurato una lunga serie di successi al botteghino, con ben 28 film ufficiali e tre opere apocrife.
Il capostipite della serie, sin dall’inizio, riuscì a plasmare un immaginario collettivo che avrebbe accompagnato molteplici generazioni nel corso dei decenni successivi, influenzando in maniera decisiva la cultura e la società del tempo. La lunga serie di 007 rappresenta un caso raro nell’industria cinematografica in quanto è riuscita a resistere alla prova del tempo, reinventandosi costantemente per adeguarsi ai mutamenti del mondo contemporaneo e mantenere il proprio fascino immutato.
James Bond ha sempre saputo catturare l’essenza del contesto socio-politico in cui si colloca, rappresentando un fedele riflesso della cultura del tempo. Da un Sean Connery maestoso, abbiamo assistito alla trasformazione in un Pierce Brosnan votato all’azione, per poi concludere con l’attuale incarnazione di Daniel Craig, in cui si riscontra una marcata militarizzazione del personaggio. Esaminiamo il capostipite della celebre serie per comprendere le radici della figura iconica dell’agente segreto più celebre del mondo del cinema.
Agente 007 – Licenza di uccidere, la trama
La pellicola ci catapulta immediatamente nella lussureggiante Giamaica, dove assistiamo alla tragica uccisione di due agenti segreti delle forze speciali inglesi. A sostituirli è James Bond, chiamato a indagare su un complotto volto a sabotare i lanci spaziali degli Stati Uniti. Appena giunto sul territorio, l’agente 007 è oggetto di un’aggressione da parte di alcuni scagnozzi. Questi, sconfitti dall’abile spia, preferiscono soccombere piuttosto che rivelare informazioni sensibili.
Successivamente, Bond si incontra con un collega americano della CIA, Felix Leiter. L’agente segreto lo guida verso l’enigmatica isola di Crab Key, di proprietà del misterioso Dr. No. Dopo esser sfuggito a un altro attentato nella sua villa, il protagonista si addentra nell’isola insieme al collaboratore Quarrel, in un’indagine piena di insidie e pericoli. Sul posto, 007 ha modo di conoscere la bellissima e misteriosa Honey Ryder. I due si trovano presto immersi in una trappola delle forze ostili di Dr. No.
Catturato e portato nella base del malvagio nemico, Bond scopre la terrificante verità: Dr. No è un pericoloso criminale in possesso di un raggio radar alimentato da energia nucleare. L’arma sarebbe capace di distruggere qualsiasi cosa. In un’epica battaglia finale, Bond riesce a sconfiggere il genio del male. Pone quindi fine alla minaccia e conclude la sua missione in compagnia della bellissima Ryder.
La storia produttiva di Agente 007 – Licenza di uccidere

Il primo film della serie su 007, con titolo originale di Dr. No, fu prodotto nel lontano 1962 da Albert R. “Cubby” Broccoli e Harry Saltzman. Inizialmente, i due produttori avevano pianificato di adattare come primo progetto cinematografico il libro Thunderball, tuttavia una controversia legale con lo sceneggiatore bloccò il progetto e costrinse i produttori a optare per Dr. No. In origine, il racconto avrebbe dovuto essere trasposto in una serie televisiva con l’intento di promuovere il turismo giamaicano, tuttavia, tale idea venne presto abbandonata.
Ian Fleming, il creatore del personaggio, in seguito giunse a un accordo con Harry Saltzman per trasformare il libro in un film. Il produttore acquistò i diritti di tutte le opere di Fleming legate alla figura dell’agente segreto, con l’eccezione di Casino Royale e Thunderball. Ci furono numerose difficoltà nella ricerca dei finanziamenti, poiché la maggior parte dei produttori riteneva che il film fosse troppo “inglese” e troppo esplicitamente sessualizzato. Tuttavia, la United Artists decise di sostenere il progetto, e il film prese finalmente il via.
Il budget per la pellicola era estremamente limitato, appena un milione di euro, e il regista scelto fu Terence Young. Questo decise di alleggerire il film con alcuni momenti di comicità. La scarsità di risorse costrinse la produzione ad assumere un solo montatore del suono, e i set vennero costruiti cercando di mantenere i costi più bassi possibile. Ad esempio, l’ufficio di M era costruito con pareti in cartone dipinte, e la porta era rivestita da un sottile strato di pelle.
Nonostante le ristrettezze economiche, il film fu un enorme successo commerciale, e raggiunse un incasso 60 volte superiore al budget richiesto. Divenne così una delle scommesse più grandi vinte nella storia del cinema.
La scelta del primo James Bond

Sean Connery è indubbiamente l’attore che ha saputo conquistare i cuori dei fan della saga di James Bond, grazie alla sua inimitabile interpretazione. Tuttavia, ciò che spesso sfugge alla conoscenza del grande pubblico è che inizialmente i produttori avevano in mente un altro attore per il ruolo, ovvero Cary Grant. Purtroppo, Broccoli e Saltzman dovettero fare i conti con il fatto che Grant era disponibile solo per un singolo film. Ciò di cui avevano bisogno invece era un attore che potesse essere il volto di una lunga serie cinematografica.
Furono quindi presi in considerazione altri attori, come Richard Johnson e Patrick McGoohan, ma rifiutarono per impegni già presi con altri progetti. Si dice che Ian Fleming, lo stesso autore dei libri di James Bond, venne anche preso in considerazione per il ruolo dell’agente segreto. Alla fine, la scelta cadde sul giovane attore scozzese Sean Connery, all’epoca di soli 31 anni, che fu ingaggiato per ben cinque film.
Secondo le testimonianze, Connery si presentò all’audizione con un look trasandato e con gli abiti poco curati. Gli impresari Broccoli e Saltzman rimasero letteralmente colpiti dalle sue doti recitative e dallo straordinario fascino e carisma che sapeva trasmettere. I due produttori ammisero di averlo osservato dalla finestra subito dopo il colloquio, convinti di aver trovato l’interprete perfetto per il ruolo di James Bond. Connery venne quindi sottoposto ad un restyling completo, affidandosi alle cure di sarto e parrucchiere. Rinnovato, fu inserito nel mondo della mondanità come la nuova stella emergente di Hollywood.
Il set di Agente 007 – Licenza di uccidere

In Dr. No, diverse location fanno da sfondo alla trama: Londra, Giamaica e l’isola di Crab Key. La produzione ha iniziato a girare il film il 16 gennaio 1962, partendo dall’aeroporto di Palisadoes a Kingston, in Giamaica. Le riprese si sono svolte sia in Giamaica che presso i Pinewood Studios in Inghilterra, dove lo scenografo Ken Adam ha disegnato gli ambienti di Dr. No, il condotto di ventilazione e la sede del Servizio Segreto Britannico. Inizialmente, il budget per il film era di soli 14.500 dollari, ma i produttori hanno deciso di aggiungere altri 6.000 dalle proprie finanze per sostenere il lavoro di Adam.
Dopo 58 giorni di riprese, il 30 marzo 1962 si è conclusa la fase principale del film. Tra le scene del film c’è quella in cui una tarantola cammina su Bond, che è stata realizzata inizialmente fissando un letto al muro e mettendo Sean Connery sopra di esso, protetto da un vetro tra lui e il ragno. Tuttavia, il regista Terence Young non era soddisfatto del risultato e decise di girare nuove riprese con un controfigura di nome Bob Simmons, che ha anche coreografato le scene di combattimento del film.
La violenza del film, come ad esempio Bond che spara a Dent a sangue freddo, ha fatto sì che i produttori portassero delle modifiche per ottenere un rating “A” dalla British Board of Film Classification. Il film utilizza una tecnica di montaggio innovativa, con un ampio uso di tagli rapidi ed effetti sonori esagerati nelle scene d’azione. L’editor Peter R. Hunt ha scelto questa tecnica per creare uno stile frenetico che catturasse l’attenzione del pubblico e che potesse mascherare eventuali problemi di scenografia.
Cosa rimane oggi di 007

Agente 007 – Licenza di uccidere ha lasciato un’impronta indelebile non solo nell’ambito del cinema, ma anche nell’industria televisiva, inaugurando una nuova era di pellicole aventi come protagonista l’agente segreto. L’indimenticabile scena in cui Ursula Andress indossa un bikini è stata un momento epocale per la moda femminile, diventando un successo rivoluzionario che ha influenzato il design della moda per anni a venire. Inoltre, il film ha avuto un impatto significativo sull’industria cinematografica britannica, fornendo una fonte d’ispirazione per molte altre opere del ciclo di Bond.
Il film ha altresì influenzato il genere d’avventura in modo duraturo, tanto che il Vaticano ne ha richiesto l’interdizione a causa del suo contenuto violento, osceno, sadico e sessuale. Nonostante ciò, questa controversia ha contribuito ad accrescere il fascino della pellicola stessa. Il film ha inoltre presentato in maniera grandiosa luoghi esotici, come la Giamaica, e ha rappresentato la storia coloniale britannica sotto una luce pittoresca. La popolarità del personaggio di James Bond ha avuto un effetto benefico sulle vendite dei romanzi di Ian Fleming, con milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Sessant’anni e non sentirli

Sebbene oggi possa apparire datato ed intriso di stereotipi e cliché propri di un’epoca ormai passata, il film rappresenta in modo supremo una Gran Bretagna in cima al mondo, reduce dalla vittoria nella più grande guerra mai combattuta. Nonostante l’evolversi dei tempi, il personaggio di 007 rimane un faro trainante per l’industria cinematografica e continua a conquistare il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo.
La serie di film di Bond è ormai divenuta un pilastro della cultura popolare, con una storia che abbraccia oltre sessant’anni. Ancora oggi infatti l’agente segreto è tra i personaggi più chiacchierati sul web, e il dibattito ora si concentra sulla ricerca del prossimo attore che possa portare avanti la saga. Ne abbiamo parlato in quest’articolo.
Grazie ad Agente 007 – Licenza di uccidere ed al nome Bond, James Bond, si è creata una fedele schiera di fan, che di generazione in generazione hanno trasmesso l’amore per il personaggio. E voi siete legati alla saga di 007? fatecelo sapere nei commenti!