Alohomora! Si aprono le porte di Prime Video. Proprio così. L’immensa piattaforma a pagamento apre l’ingresso all’intera saga di Harry Potter, anch’essa, per certi versi, immensa. Senza che nessuno potesse immaginarlo, tutti e gli otto capitoli sono disponibili, come per magia, per tutta la famiglia e per tutte le famiglie. Da quelle più creative, come i Grifondoro, a quelle un po’ più cupe, come i Serpeverde. Un po’ come un colpo di bacchetta… Lumos! … per illuminare un autunno che si prepara a perdere le foglie. Per fortuna, non tutti gli alberi sono come il Platano Picchiatore, o sarebbero guai.
Harry Potter, una saga magica

La saga scritta da J. K. Rowling è riuscita a far innamorare milioni di persone. Emozioni che volteggiano a suon di Wingardum Leviosa e che, dopo tutti questi anni, ci fanno tornare bambini nonostante, dopotutto, andando avanti con i film, il contesto diventa sempre più cupo e meno fanciullesco. D’altronde, ci hanno accompagnato nella nostra crescita, assumendo un tono diverso ogni volta per essere al passo con le angosce di un pubblico che man mano cresceva, disarmandoci a colpi di Expelliarmus. Comunque, oltre al racconto che tutti conosciamo, i fan più accaniti hanno cercato di estrapolare alcune teorie alquanto interessanti.
La teoria dietro la storia dei tre fratelli

“C’erano una volta tre fratelli, che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole”. Trovandosi di fronte ad un fiume troppo pericoloso da attraversare, questi utilizzarono la magia per costruire un ponte, indispettendo la Morte. “Ma la morte era astuta” e, fingendo di congratularsi, regalò tre oggetti a loro scelta. Il primo, assetato di potere, chiese la bacchetta magica più potente, ricevendo quella di Sambuco. Il secondo ricevette la Pietra della Resurrezione, per riportare in vita i defunti, mentre il terzo, più umile, volle andarsene senza essere seguito dalla morte, che gli regalò il suo Mantello dell’Invisibilità.
Il primo fratello, che utilizzò la bacchetta per uccidere un mago con cui aveva litigato, attirò l’invidia di altri maghi, uno dei quali lo uccise per rubargli l’oggetto. “E così la Morte chiamò a sé il primo fratello”. Il secondo, che desiderava più di ogni altra cosa rivedere la sua amata defunta, si accorse che non apparteneva più davvero al mondo mortale e si tolse la vita. La morte cercò il terzo fratello per anni, ma lo trovò solo quando questo, raggiunta l’anzianità, donò il mantello al figlio, “poi salutò la morte come una vecchia amica”, andando via con lei.
Possedere i doni della Morte, apparentemente motivo di orgoglio, ha delle conseguenze. Il potere può attirare il male e molte disavventure. Come per i tre fratelli, che non sono stati in grado di gestire tale potere. Ma chi sono davvero i tre fratelli? Chi rappresentano davvero? Non notate nessuna somiglianza? Provate a riconsiderare chi, nella saga di Harry Potter, possiede effettivamente i doni della morte, così come questi doni passino di mano in mano all’interno della trama del racconto. Sulla base di queste conoscenze, molti fan hanno notato delle analogie tra i fratelli della leggenda e i personaggi dei film.
La Bacchetta di Sambuco

La Bacchetta di Sambuco, “la bacchetta più potente mai creata”. Un’arma che porta in spalla una storia che risale a tanti anni prima. Silente, l’indiscusso proprietario della bacchetta, la ottenne dopo aver sconfitto Gellert Grindelvald, protagonista del secondo capitolo di Animali Fantastici – I Crimini di Grindelvald (qui la recensione), nello scontro più leggendario del mondo magico. Ma come per ogni oggetto del potere, che è bramato da tanti, si rischia che il suo volere sia cambiare padrone ogni volta. Soprattutto se si tratta delle bacchette nell’universo narrativo della Rowling, descritte come se avessero una loro coscienza. Come se potessero scegliere.
Per moltissimi anni, la bacchetta rimane con il noto preside di Hogwarts, fino a quando, ne Il Principe Mezzosangue, lo stesso viene ucciso da Severus Piton. Ma no… non è lui il successivo proprietario della bacchetta, ma Draco Malfoy che, come ricordiamo, è colui che ha realmente disarmato Albus. La bacchetta, comunque sia, ripone la sua fedeltà in Harry, una volta che nel film successivo disarma il compagno di scuola. Ma questo, Voldemort non lo sapeva. Al contrario, avrebbe evitato di uccidere Piton nell’ultimo capitolo, pensando che fosse lui il reale possessore del dono, avendo ucciso il suo ultimo proprietario.
Comunque sia, nonostante la bacchetta, nel frattempo, dopo la morte del preside, avesse già cambiato due proprietari nel giro di poco, questa arriva nella mani del Signore Oscuro, ma sarebbe stata la sua rovina. Non vi ricorda nessuno? Non avete già sentito parlare di qualcuno che, a caccia di potere, si sarebbe rovinato con le sue stesse mani? A noi sembra di sì. Parliamo proprio del primo fratello della leggenda. L’errore di “colui che non deve essere nominato” è stato proprio quello di prendere la Bacchetta di Sambuco dalle mani di Silente all’interno della sua bara. Un errore sicuramente fatale.
La Pietra della Resurrezione

Povera Lily. Povera lei, che ha sacrificato la sua stessa vita per proteggere quella del figlio. E poveri anche coloro che la piangono. Perché se è vero che chi muore, vive nei ricordi di chi resta nel mondo terreno, è anche vero che sono proprio questi ultimi a dover portare un macigno. Soprattutto se si è tra i diretti responsabili. Uno bagaglio emotivo sfiancante. Harry non è il solo a piangere la sua morte. Probabilmente non è nemmeno razionalmente il primo, vista la sua tenera età. Un altro ha il cuore dilaniato. Un uomo che, più di chiunque, amava Lily.
Vivendo una doppia vita, Severus Piton ha nascosto la parte migliore di sé. Ballando tra Mangiamorte ed Ordine della Fenice con una maschera glaciale. Freddo e apatico, l’insegnante di Pozioni e di Difesa contro le Arti Oscure, ha preferito apparire malefico per nascondere il suo segreto. I suoi segreti. Come l’amore per Lily. Sempre! Questo lo ha reso forse il personaggio più affascinante della saga. Un personaggio che, proteggendone il figlio nell’ombra, avrebbe voluto rincontrare la propria amata, platonicamente parlando. Potendo, avrebbe usato la Pietra della Resurrezione che Silente aveva nascosto nel Boccino d’oro. Un po’ come il secondo fratello.
Harry Potter e il Mantello dell’Invisibilità

Durante la vigilia di Natale nel capitolo de La Pietra Filosofale, un giovanissimo Harry riceve un regalo inaspettato. Proprio lui che non aveva mai ricevuto un regalo dai suoi zii Babbani. Sul biglietto c’è scritto “Fanne buon uso”. Scartato il regalo, Harry trova il Mantello dell’Invisibilità. Il terzo, per quanto forse meno affascinante, Dono della Morte. L’umiltà che contraddistingue il protagonista per tutta la saga, stabilisce una somiglianza con il terzo fratello della saga. L’unico che ebbe davvero rispetto della Morte, ricevendone indietro altrettanto. Arrivati a questo punto, riflettendoci bene, all’interno dei film, da dove arrivano i tre i doni?
Per quanto non sia mai appartenuta a Voldemort, come già specificato, chi possedeva la Bacchetta di Sambuco? Chi ha nascosto la Pietra della Resurrezione all’interno del Boccino d’oro? Infine, chi regala il Mantello dell’Invisibilità ad Harry? Dietro ognuno di questi doni, c’è Albus Silente. Proprio come la Morte. D’altronde la leggenda diceva che chiunque fosse stato in possesso di tutti e tre gli oggetti magici, sarebbe diventato il Padrone della Morte, magari diventando la Morte stessa. Infatti, il terzo fratello che “salutò la Morte come una vecchia amica”, si ricollegherebbe alla visione di Harry con Silente in quella “stazione paradisiaca”.
Beh, c’è da dire che anche Harry Potter diventerà Padrone della Morte, possedendo infine tutti e tre gli oggetti ed evitando che la maledizione di Voldemort nella Foresta Proibita possa ucciderlo. Maledizione peraltro lanciata da una bacchetta che, rispondendo ad Harry, non può essere fatale. E voi che ne pensate? Avevate notato anche voi le somiglianze tra questi personaggi? Oppure credete che tutto questo sia solo un caso? Magari, ora che conoscete questa teoria, da oggi, potreste rivedere l’intera saga per rifletterci un po’ su!