Fin dal suo annuncio, il revival di Futurama destò molte preoccupazioni da parte del fandom di vecchia data. La paura di un’operazione nostalgica, come tante che stanno andando tanto di moda adesso, era anche abbastanza giustificata visto i picchi astronomici raggiunti dalla chiusura della serie nel 2013. Non solo questo, ma a tutti pareva che la serie avesse già raccontato tutto ciò che doveva e che non avesse davvero bisogno di una nuova stagione.
Il fatto che il franchise abbia già subito una chiusura anticipata da parte della Fox, e sia stato poi riportato in vita da Comedy Central, dovrebbe perlomeno mitigare un giudizio troppo severo prima dei tempi. Ma adesso che l’ottava stagione, o undicesima a seconda del tipo di suddivisone si voglia seguire, è approdata su Disney+ non resta che scoprire cosa sono riusciti ad ottenere. Comunque, ad un primo sguardo, sembra che il risultato sia tutt’altro che scaduto. Ma riuscirà questa nuova stagione a raggiungere la maestosità della serie capolavoro di Matt Groening e del suo leggendario (non più)ultimo episodio?
L’ultimo episodio di Futurama

Il fu ultimo episodio della serie, andato in onda esattamente il 4 settembre 2013, titolato Meanwhile (Nel frattempo in italiano) regalava un meritato coronamento alla storia di Fry e Leela, tanto travagliata nelle stagioni precedenti. Si trattava di un finale assurdo che, come ci ha fin dagli inizi abituato Futurama, riusciva a miscelare perfettamente il surreale con la fantascienza. Tutti hanno subito riconosciuto il valore della puntata, così come l’importanza che fino ad allora aveva avuto la serie. Da quel giorno, niente sarebbe più stato lo stesso.
Come spesso capitava, non solo in Futurama ma in generale in tante grandi narrazioni, la puntata iniziava da tutt’altra parte rispetto al suo finale. Ma ecco poi che vengono presentate le ultime creazioni del Professor Farnsworth: un bottone che manda indietro l’intero universo di dieci secondi e un rifugio temporale dentro cui riparasi per rimanere immuni alle variazioni. Colpito dalle potenzialità di quell’invenzione, Fry decide di rubare il bottone del tempo per fare una sorpresa a Leela e chiederle finalmente di sposarla.
Ricevuta la proposta, Leela chiede qualche ora a Fry per riflettere meglio su cosa rispondergli e i due si danno appuntamento all’ultimo piano del grattacielo Vampire State Building. Ma vedendo che la sua amata tarda ad arrivare, Fry giunge alla conclusione di esser stato rifiutato e tenta l’insano gesto: si butta dal grattacielo per suicidarsi. Solo quando è in caduta libera si accorge dell’arrivo di Leela e scopre che il suo orologio era avanti di mezz’ora e così attiva il marchingegno temporale per tornare a un attimo prima del salto.
Il dramma apparentemente irrisolvibile

Ma qui il dramma: dieci secondi prima di premere il bottone, Fry stava già cadendo nel vuoto e il viaggio nel tempo non può essere attivato prima di altri dieci secondi, necessari allo strumento per ricaricarsi. Il nostro protagonista sembra ormai condannato a questo ciclo infinito: cadere per dieci secondi, ripremere il bottone, cadere per dieci secondi, ripremere il bottone, cadere per dieci secondi, ripremere il bottone e ancora e ancora e ancora. Quando sembra condannato, Fansworth entra in azione insieme al resto della banda per salvare Fry, ma il ragazzo vedendoli arrivare si distrae e si spappola al suolo.
È quindi Leela a riattivare il loop, riassistendo diverse volte alla morte di Fry finché Bender non ne attutisce la caduta salvandolo. Purtroppo però il bottone temporale finisce per rompersi e finisce per bloccare l’intero universo. Solo Fry e Leela rimangono illesi dall’effetto.
Come finiva Futurama

Dopo aver capito di non poter fare nulla per far tornare la situazione alla normalità, Fry e Leela decidono di non sprecare la loro vita, si sposano e partono per una luna di miele. Un viaggio che durerà tutta la vita, mentre il resto dell’universo è immobile. Ormai anziani, i due tornano al Vampire State Building per un ultimo brindisi, ma lì sopraggiunge il Professor Fansworth che riesce a riparare il pulsante.
Ma l’unico modo per far tornare tutto come prima è riavvolgere il tempo fino all’istante preciso in cui lui ha avuto la prima intuizione sulla macchina del tempo, ben prima dell’incontro fra tutti i personaggi della serie. Con questo espediente geniale, tutti i personaggi della serie rivivranno per sempre ogni singolo episodio visto in Futurama. Il loop temporale definitivo che chiude un cerchio laddove tutto è iniziato. A Fry e Leela non resta che vivere di nuovo la loro bellissima storia d’amore. I due accettano e il Professore preme per l’ultima volta il pulsante.
Operazione revival

La tendenza di oggi a voler puntare così tanto sul fattore nostalgia non nasce a caso: la nostalgia vende. Lo si vede con la miriade di titoli reboot e remake di iconici franchise degli anni Settanta, Ottanta e adesso persino degli anni Novanta. Se tali operazioni hanno spesso, o per meglio dire quasi sempre, risultati mediocri se non catastrofici, esistono comunque delle eccezioni. Già la storia della serie di Futurama la pone su un piano leggermente diverso rispetto ad altri prodotti d’intrattenimento, lasciando una flebile speranza per il suo stesso futuro.
In primo luogo la serie aveva già subito un revival nel lontano 2008. Questo dovrebbe quindi averli già preparati a eventi di questo tipo, assicurando alle menti dietro ai disegni quegli anticorpi necessari per evitare la mediocre scimmiottatura. Ma, soprattutto, sono le potenzialità praticamente infinite della serie a rendere meno preoccupante la nuova stagione. Se infatti riusciranno a mantenere il coraggio e l’inventiva che è stata mostrata in tutte le scorse stagioni, non potrà che venirne fuori qualcosa di buono. La speranza di tutti è che Futurama non diventi la triste e insapore imitazione di sé stessa.