ACAB, il film diventa una serie Netflix con Giallini: la prima FOTO

Come annunciato da Netflix tramite la diffusione di una foto, le riprese della serie televisiva ACAB, tratta dall'ominimo film, sono iniziate. Se volete saperne di più, questo è l'articolo che fa per voi.
Filippo Nigro, Marco Giallini e Pierfrancesco Favino una scena del film ACAB - All Cops Are Bastards

Il tema dell’operato delle forze dell’ordine è da sempre caldissimo, in Italia ma non solo. Tanto se ne discute che è quasi venuto ad annoiare. ACAB – All Cops Are Bastards, film del 2012 diretto da Stefano Sollima e ideato a partire dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini, mise in evidenza le luci e le ombre dell’apparato della polizia di stato più coinvolto sul territorio, gli agenti antisommossa, conosciuti anche come “celerini”, rimarcandone l’umanità, senza tuttavia lesinare dal mostrarne anche i difetti e la violenza. Il film riscosse un discreto successo di pubblico e ricevette alcuni importanti premi nel corso della awards season nostrana.

Oggi, a distanza di oltre undici anni dall’uscita nelle sale della pellicola originale, Netflix (il cui catalogo, anche grazie alle uscite di novembre, è sempre ricchissimo) ha annunciato con una fotografia l’inizio delle riprese di una serie televisiva tratta dal romanzo di Bonini (che ne è anche ideatore e co-sceneggiatore) e inestricabilmente legata alla pellicola di Sollima, che figurerà però solamente come produttore esecutivo dell’opera. Il cast sarà ricchissimo e conterà, fra gli altri, Valentina Bellè, Pierluigi Gigante, Adriano Giannini e Fabrizio Nardi. A fungere da anello di congiunzione con il film sarà il celerino Mazinga, interpretato dal romano Marco Giallini (che per il ruolo nel film ottenne una candidatura ai David di Donatello del 2012). Qui di seguito potete trovare la foto di cui parlavamo sopra.

Adriano Giannini, Michele Alhaique, Pierluigi Gigante, Valentina Bellè e Adriano Giannini in una foto di scena della serie A.C.A.B. - La serie

La regia di ACAB – La serie sarà affidata a Michele Alhaique, regista di uno dei prodotti seriali italiani più interessanti degli ultimi anni. Ancora non si sa molto altro sullo spin-off ma la decisione di un colosso come Netflix di dedicare le sue ampie risorse ad una serie come questa è segnale della grande fiducia che l’azienda ripone nel prodotto come potenziale arma di rilancio di una collaborazione, quella tra lo streamer e l’Italia, non sempre fruttuosa. Un’aspettativa che, noi in primis, speriamo possa essere ripagata.

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