Cos’è un requel? Ce lo spiega la nuova saga di Scream

Nel vocabolario cinematografico si inseriscono parole sempre più nuove. Una tra tante è sicuramente il termine requel. Tra questi, lo scorso 9 marzo è uscito nella sale italiane uno dei nuovi film più attesi nel panorama del cinema horror. Si tratta di Scream VI, che oggi, 9 settembre, sbarca su Paramount+.
Cos'è un requel? Ce lo spiega la nuova saga di Scream

Quante volte si sente parlare di sequel? Quante altre volte, anche in modo conviviale, parliamo di spin-off, magari per discutere della nostra serie tv preferita? Per non parlare del prequel del nostro film del cuore. E persino gli interquel… ebbene sì, esistono anche loro. Insomma, svariati termini ormai diventati di uso comune nell’ambito dell’audiovisivo e non solo. Tra questi, emerge anche il requel come neologismo. Il linguaggio cinematografico e seriale, infatti, si arricchisce sempre di più di parole e paroloni in grado di sintetizzare i concetti nel loro valore semantico. Ma che cosa significa? Quando è opportuno usare questo termine?

Il significato di requel

Alcuni protagonisti dei requel
Alcuni protagonisti dei requel

Abbiamo inventato, usato e sentito svariate parole in qualsiasi contesto e tra questi non manca di certo quello dell’intrattenimento su grande e piccolo schermo. Il requel è probabilmente uno dei meno utilizzati. Fondamentalmente, esso si rivolge ad una serie televisiva o ad un lungometraggio pensato per riproporre il tema di un progetto preesistente. Molti di voi potrebbero domandarsi se si tratti di un semplice “remake”. Ma non è così. Perché quest’ultimo si limita a ripresentare per filo e per segno la narrazione passata. Non si tratta nemmeno di un “reboot”, poiché questo prende il progetto originale per stravolgerne gli eventi.

Probabilmente il remake è senza dubbio il vocabolo più lontano per descrivere il requel che, invece, strizza l’occhio al reboot. Per quanto il requel non ripropone lo stesso intreccio narrativo di un prodotto già esistente, non lo stravolge nemmeno, senza modificare né gli eventi né i personaggi. Ma se un film sfruttasse le caratteristiche di un altro, proiettandolo narrativamente nel futuro, ecco che avremmo un requel. Ossia unire il concetto di reboot e di sequel insieme. Fondamentalmente, è un sequel che, però, abbraccia le strutture fondanti e costanti del film di riferimento, ma anche le sue mutazioni. Vediamo un esempio.

Il caso Scream

Ghostface in Scream VI
Ghostface in Scream VI

Sono passati sei mesi dall’uscita di Scream VI nelle sale italiane. Infatti, lo scorso 9 marzo, il tanto atteso sesto capitolo di uno dei più celebri franchise del genere horror debuttava sul nostro grande schermo, un giorno prima rispetto ai cinema statunitensi. Il film ha visto il ritorno della coppia formata da Matt Bettinelli-Olpin e Tayler Gillet, che hanno firmato la regia di un ulteriore capitolo della collezione. Il film, da molti considerato il più spaventoso della saga, vede il ritorno di in scena di diversi personaggi già incontrati in passato. Eppure, il film presenta alcune differenze rispetto ai primi.

A dire il vero, all’interno collezione, un cambiamento c’era già stato con il quinto film. Infatti, il vero requel del franchise è stato il progetto uscito nel 2022, intitolato Scream. Proprio come il primo dell’ormai lontano 1996. Nonostante quest’ultimo sia stato considerato da tutti il quinto capitolo del della saga, come se fosse un semplice sequel, in realtà è un requel poiché, ambientato svariati anni dopo (il racconto segue la linea temporale della realtà), porta delle novità sull’identità dei protagonisti, portando ad essere coloro che lo erano stati prima solo dei personaggi secondari, pur mantenendo, tuttavia, lo stesso schema narrativo.

Un requel non è necessariamente un progetto isolato, ma può generare un’ulteriore collezione. Dunque, Scream VI è il sequel di un requel, che si sta dirigendo verso una trilogia. Infatti, il terzo capitolo della “nuova saga” è stato confermato, poiché si parla già del settimo film. Esatto, il settimo: la prova che il quinto non ha dato inizio a dei sequel indipendenti, altrimenti il sesto e il settimo (futuro) capitolo non sarebbero stati considerati tali, ma il secondo e il terzo della nuova trilogia. L’unico titolo che non rispetta la corretta numerica crescente è, appunto, il quinto, in quanto spartiacque.

La nuova era di Scream

Melissa Barrera e Jenna Ortega sono Sam e Tara Carpenter
Melissa Barrera e Jenna Ortega sono Sam e Tara Carpenter

I nuovi film di Scream sembrano dar vita ad una nuova era del franchise. A testimonianza di ciò, i registi del quinto e sesto capitolo, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, hanno ripreso la struttura delle pellicole precedenti, apportandogli qualche novità. Il sesto film, di cui proponiamo la recensione, segue il medesimo schema: si parla di vittime, principalmente femminili a cui, nella maggior parte dei casi, una coppia di “Ghostface” – le cui identità vengono svelate puntualmente al termine dei film – danno la caccia. Anche la componente metacinematografica è invariata. Una differenza sostanziale, come già detto, è l’identità della protagonista.

La celebre Sidney Prescott ha passato il testimone alle sorelle Sam e Tara Carpenter, interpretate da Melissa Barrera e Jenna Ortega. Un’altra variazione, constatabile solo nell’ultimo film uscito, è anche la location, che si sposta da Woodsboro a New York. Infine, per la prima volta, ci sono tre criminali mascherati da fantasma, che finora si erano limitati a massimo due. A conti fatti, la struttura è identica a quella passata e per quanto i cambiamenti non siano così significativi, portano una ventata d’aria fresca. Operazioni così erano chiaramente già state fatte, basti pensare, per fare un esempio, a Matrix Resurrection.

Insomma, sfruttando gli argomenti di una trama già esistente, il requel si pone come obiettivo il rilancio del successo di quest’ultima, confezionandola all’interno di un nuovo progetto, per agevolare un riavvicinamento della fanbase. Cosa ne pensate? Conoscevate questo termine? Fatecelo sapere!

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