Il 16 agosto è arrivata su Disney+ The Bear 2. La prima stagione, uscita lo scorso anno, è stata molto apprezzata dal grande pubblico. Nonostante non ci fossero grandi nomi nel cast e i costi di produzione fossero contenuti, The Bear si è subito distinta per la qualità della scrittura. Affrontando temi come il lutto, la cultura del cibo, i ritmi lavorativi impossibili dei ristoranti questa seconda stagione ci riporta in cucina e si riconferma una delle migliori serie degli ultimi anni.
The Bear 2: Trailer e trama
La prima stagione vedeva al centro di tutto il talentuoso chef Carmen “Carmy” Berzatto, tornato da New York per prendere le redini del locale di famiglia dopo la morte del fratello Mike. Circondato da una brigata di amici e familiari, Carmy prova a rimettere in sesto sia la squallida panineria sia coloro che ci lavorano. Dal cugino Richie, mina vagante del gruppo, alle dipendenti Tina e Sydney, tanto testarda la prima quanto ambiziosa la seconda. Così il The Original Beef of Chicagoland diventa il The Bear, e in questa piccola cucina tutti hanno bisogno di una spinta per scoprire finalmente le proprie capacità.
In questa seconda stagione Carmy, insieme alla sua vice Sydney, decide di ristrutturare il locale per renderlo un ristorante di alto livello. Se il punto di vista della stagione precedente era quello del giovane e nevrotico chef, qui diventa corale. In 10 episodi i personaggi si alternano e, con uno sottofondo di muratori, idraulici ed elettricisti, ognuno traccia il proprio percorso all’interno e all’esterno del The Bear.
Every second counts in The Bear 2

Ogni secondo conta. In cucina così come nella cinematografia. Se la prima stagione era già di alto livello, The Bear 2 supera se stessa. Ogni battuta, ogni inquadratura è giusta. Una sceneggiatura serrata trasmette con le parole il caos ponderato della cucina di Carmy. Più breve, con otto episodi di circa mezz’ora ciascuno, The Bear 1 aveva dato solo un assaggio delle potenzialità narrative e visive della serie. Questa seconda stagione si prende il suo tempo, e, come gli chef protagonisti, sperimenta tecniche diverse e prova ogni ingrediente fino a trovare quello giusto.
Tra pentole che sbattono e tetti che crollano, la caotica vita del The Bear viene accompagnata da un’ottima colonna sonora. In questa Chicago grigia e irrequieta non possono esserci momenti di silenzio. Nel finale dell’episodio 10 i R.E.M. cantano: “This could be the saddest dusk ever seen /You turn to a miracle high-alive/ My mind is racing as it always will/ My hands tired, my heart aches /I’m half a world away, here.” Su The Bear 3 non è arrivata ancora nessuna conferma, ma siamo certi che la storia di Carmy non si concluderà così.
Una brigata stellare
La cucina di The Bear 2 funziona meglio di prima anche grazie all’incredibile gruppo di attori che ha partecipato alla nuova stagione. Viene riconfermato il talento della star di Shameless Jeremy Allen White (che per questo ruolo quest’anno ha vinto un importante premio), di Ebon Moss-Bachrach (il cugino Richie), di Ayo Edebiri (chef Sydney). Si aggiungono poi premi Oscar come Olivia Colman, che regala un cameo, e la straordinaria Jamie Lee Curtis, che interpreta la problematica madre di Carmy, Nat e Mike. Insieme a lei, Bob Odenkirk (Better Call Saul, Breaking Bad), Jon Bernthal (Daredevil, The Walking Dead) e Sarah Paulson (American Horror Story, Ratched) rendono magistrale l’episodio 6: Pesci.
L’episodio di Natale

Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.
Pur senza fare spoiler, non si può non parlare del sesto episodio di questa nuova stagione. Con una durata di 67 minuti, Pesci ci porta in casa Berzatto, durante la cena di Natale di qualche anno prima. Una cena che ha segnato un prima e un dopo nella famiglia. Un episodio che sarebbe potuto uscire come speciale anche al di là della seconda stagione, costruito più come un film che come un episodio televisivo.
L’italoamericana famiglia Berzatto è un concentrato di rapporti tossici, caos e infelicità. Per oltre un’ora lo spettatore diventa membro di questa strana tribù, i cui legami parentali non sono così chiari e dove in ogni personaggio sembra risuonare il tic-tac di una bomba ad orologeria. Rispetto alla cucina della signora Berzatto quella del The Bear sembra un’oasi di pace. Come in Shiva Baby (che vede coprotagonista Molly Gordon, qui fidanzata di Carmy) la famiglia diventa soffocante e la casa claustrofobica. E i personaggi non possono fare altro che alternarsi per respirare un po’ d’aria fresca fuori.
The Bear 2 seduce e conquista. E non possiamo augurarci altro che, da ora in avanti, la ricetta della serie perfetta venga condivisa.