Bussano alla porta

Bussano alla porta è il nuovo thriller apocalittico del maestro dell’horror e del soprannaturale, M. Night Shyamalan. Il film è tratto da uno dei romanzi preferiti del regista de Il Sesto Senso e Split. Si tratta de La casa alla fine del mondo (The Cabin at the End of the World) scritto e pubblicato da Paul G. Tremblay solo nel 2018. Come sempre succede con Shymalan, il soggetto interessantissimo ha retto per intero un film che poi, al netto delle recensioni, non ha soddisfatto.

Jonathan Groff e Ben Aldridge interpretano una coppia di genitori omosessuali che hanno preso in adozione una bambina orientale, Wen. Il tipico quadretto della famiglia felice, che si reca nella casa sul lago per un weekend di riposo. Ma la baita è isolata e i tre vengono presi in ostaggio fin da subito da un inquietantissimo quartetto di… persone assolutamente normali. O quasi.

A guidarli c’è Leonard, un gigantesco quanto “innocuo” Dave Bautista che interpreta un allenatore di ginnastica delle medie. E si ritrova, suo malgrado, a dover imporre una scelta alla famiglia di tre per sventare, dice, l’imminente Apocalisse. Leonard sostiene che nei secoli dei secoli ci si è avvicinati molte volte alla fine del mondo, ma che ogni volta una famiglia era stata scelta per sventarla, decidendo di propria sponte chi sacrificare per la salvezza del mondo.

I quattro sequestratori non possono scegliere al posto loro e sono completamente in balia di Wen, Andrew ed Eric. Non possono ucciderli, solo costringerli a scegliere. Ogni volta che non lo faranno, una nuova Piaga si abbatterà sul mondo fino a distruggerlo e a lasciare come unici superstiti solo la famiglia chiamata a decidere. Ma via via che le ore passano, la follia allucinatoria dei quattro sembra dimostrarsi maledettamente vera. Faranno una scelta?