Tomb Raider

Tomb Raider ricorda per trama i molti prodotti del grande schermo e del panorama videoludico che mescolano azione, avventura, esplorazione e soprattutto archeologia. Ricorda Indiana Jones ma anche Uncharted: Lara Croft è un’archeologa dalle grandi abilità di combattimento e azione sul campo. Chiamata nei siti più pericolosi e soprannaturali, dovrà combattere al massimo delle sue forze per averla vinta contro le forze del male.

Metà avventuriera, metà guerriera; metà archeologa, metà tombarola. Lara Croft si smuove solo di fronte alla giusta somma di denaro. Molte delle sue storie iniziano così. Una ricca e potente figura, spesso avvolta nel mistero, si presenta alla sua porta per assoldarla e recuperare così importanti artefatti, perduti da tempo o di cui la stessa esistenza e incerta.

Ma da mercenaria su commissione, molto diversa dall’Indiana Jones che combatteva i nazisti per il puro gusto di recuperare cimeli da restituire ai legittimi musei, proprietari ed eredi, Lara Croft non si farà scrupoli quando dovrà scegliere fra salvare il mondo e il proprio tornaconto personale. Dietro molti di quei manufatti si nascondono infatti poteri soprannaturali in grado di distruggere il pianeta. E solo Lara potrà salvarlo dall’annientamento.