Hijack – Sette ore in alta quota

Sam lavora come intermediario per le aziende, subentra cioè quando due imprese stanno finendo il processo di fusione per mediare i potenziali conflitti che potrebbero scaturire dallo stesso. Ha un rapporto complicato con la moglie e il figlio: vive lontano da loro, la moglie ha un altro uomo e vuole dimenticarlo, lui però fa di tutto per sistemare le cose e cercare di ricongiungersi alla famiglia.

Sam infatti sta tornando a Londra, dove vive la famiglia, per cercare di fare pace con la moglie, portandole anche una costosissima collana di diamanti. Il volo inizia però a diventare movimentato. Prima una ragazza trova un proiettile in bagno, cosa che fa insospettire lei e le sue compagne.

Le ragazze decidono così di dirlo a un uomo che si era dimostrato particolarmente gentile. L’uomo dice alle ragazze che avviserà gli assistenti di volo, ma ben presto si scoprirà che fa parte di un gruppo di terroristi che stanno per dirottare l’aereo. I criminali, visti i sospetti che hanno destato, decidono di agire in anticipo rispetto al piano.

Cinque persone armate di pistola si alzano e iniziano a minacciare i passeggeri e a tenere in ostaggio il pilota. Nel frattempo, Sam riesce ad avvisare la moglie del pericolo, e a terra vengono fatte delle indagini sul volo. Sam inizia a fare il doppio gioco con i terroristi, fingendo di volerli aiutare, ma mettendo in realtà in pratica le sue capacità di mediatore per attuare un elaborato piano.