Tutti gli uomini del presidente

Il Watergate, a Washington, ospita la sede del Partito Democratico, che il 17 giugno 1972 subisce un tentativo di furto. Cinque ladri vengono fermati e arrestati all’interno della sede del Partito, e il Washington Post affida al nuovo giornalista Bob Woodward la copertura della notizia. Gli uomini, scopre Woodward, hanno tutti un qualche legame con la CIA e il giornalista li reputa legati ad un dipendente del consigliere dell’attuale presidente Richard Nixon. 

L’America, nel 1972, è impegnata nella guerra nel Vietnam e si appresta alla rielezione del Presidente. Nel frattempo, il Washington Post affida il caso del furto anche al giornalista Carl Bernstein, collega di Woodward. I due giornalisti contattano un funzionario del governo chiamato “Gola Profonda” e, attraverso incontri segreti e comunicazioni criptate, l’uomo lascia intendere ai due giornalisti di essere sulla pista giusta. I due giornalisti affermano che i cinque ladri hanno a che fare con il Comitato per la rielezione del Presidente Nixon, nonostante il presidente uscente abbia maggiori probabilità di sconfiggere il candidato democratico George McGovern.

Woodward e Bernstein scoprono gli affari del CREEP, che pare stia finanziando una campagna per il sabotaggio dei democratici alle elezioni presidenziali: la Casa Bianca smentisce tutti i fatti, mentre i giornalisti del Post continuano a difendere le loro posizioni con i dati alla mano.

L’inchiesta termina con la decisione dei due giornalisti di scrivere la storia per intero, a gennaio del 1973, mentre Nixon giura per il suo secondo mandato alla presidenza dell’America. Il caso Watergate terminerà soltanto il 9 agosto del 1974, con le dimissioni del Presidente Nixon.