Lady Bird

Christine Mcpherson è una studente all’ultimo anno di un liceo cattolico cresciuta nella periferia di Sacramento, che ha deciso di soprannominarsi e farsi chiamare da tutti Lady Bird, a sottolineare il suo bisogno di libertà. Il sogno di Christine è quello di trasferirsi in una grande metropoli della costa orientale statunitense ed iscriversi ad un prestigioso college, dove vivere nuove avventure e dare sfogo al suo spirito ribelle.

Questo è spesso motivo di scontro con la madre, molto affettuosa ma anche critica nei suoi confronti. Nonostante la situazione economica familiare, Christine è determinata nel raggiungere i suoi obiettivi, anche se la sua domanda al college non contiene crediti extracurriculari. È quindi obbligata ad iscriversi ad un corso della sua scuola e, insieme all’amica Julie, optano per quello di recitazione.

Lady Bird attraversa così un’intensa fase adolescenziale durante la quale sperimenta tutto quello di cui si era privata fino a quel momento. Tra primi amori e prime volte, balli scolastici e momenti di crisi, la ragazza cerca il suo posto nel mondo, cercando di fuggire dalla campana di vetro nella quale è convinta di aver sempre vissuto.

Il debutto alla regia di Greta Gerwig è un’autobiografia mascherata che trasporta lo spettatore nell’infanzia provinciale della regista. Presenta così tutti i temi fondanti del proprio cinema mettendo l’accento su quel bisogno di autodeterminazione e affidandosi sin da subito ad un personaggio femminile forte che, vista l’ambientazione ad inizio anni 2000, diventa rappresentazione della generazione millennials.