Tre uomini e una gamba

Aldo, Giovanni e Giacomo sono tre amici sulla quarantina che lavorano nella ferramenta “il paradiso della brugola”. I tre hanno una vita piatta, non si sopportano granché ma sono legati dal lavoro e dal rapporto di parentela acquisita con il padrone del loro negozio. Il proprietario del loro negozio di ferramenta è l’imprenditore romano Eros Cecconi che, oltre ad essere il loro datore di lavoro, è suocero sia di Aldo che di Giovanni. Non tarderà ad aggiungersi alla schiera di acquisiti anche Giacomo che è in procinto di sposare l’altra figlia di Cecconi a Gallipoli.

Cecconi, imprenditore volgare e dal carattere irascibile, ha dato loro un compito prima di dirigersi verso la Puglia. Devono portargli il suo nuovo, preziosissimo, acquisto artistico: una scultura di legno a forma di gamba del grande e irreprensibile Garpez.

Con i tre viaggia anche il cane dell’imprenditore, Ringhio. Inizia così il viaggio della speranza e nel mentre conosceranno Chiara, in procinta di andare in vacanza in Grecia, dopo un tamponamento. Chiara, dopo aver conosciuto i tre,  si unisce alla cricca e con il passare del tempo, e Giacomo si accorgerà di esserne innamorato.

Dopo innumerevoli sventure durante l’Odissea che li ha portati a perdere il cane all’autogrill, cercare meccanici eccentrici e ospedali e lasciarsi sfuggire la gamba per poi riconquistarla tramite una partita sulla spiaggia, i tre decidono di cambiare vita, unendosi e rimanendo amici.