La signora dello zoo di Varsavia

Jan Zabinski insieme alla moglie Antonina e al figlio Ryszard dirigono lo zoo di Varsavia, tra i più grandi d’Europa, pieno di animali esotici ed estremamente rari. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, con l’invasione della Polonia da parte dei nazisti, lo zoo viene coinvolto nelle esplosioni e molti animali perdono la vita.

L’SS Lutz Heck, capo zoologo di Hitler, intanto fa visita alla struttura dove uccide tutti gli animali giudicati con disprezzo, facendo invece trasportare a Berlino tutte le specie più rare. Inoltre decide che lo zoo è perfetto come base per un esperimento. L’alto ufficiale infatti vuole riportare in vita l’estinto uro, animale considerato tra i simboli del Reich. Un altro interesse di Heck è invece proprio Antonina che, inorridita dall’orrore visto fino a quel momento, è convinta di poter sfruttare questa situazione.

Insieme al marito Jan decidono di provare a salvare la vita a più persone possibili, portando in salvo chi è stato rinchiuso nel ghetto di Varsavia. Per fare questo escogitano un piano altamente rischioso. Antonina riesce a convincere Heck a trasformare lo zoo in un allevamento di maiali destinati alle truppe naziste e nutriti con l’immondizia del ghetto.

Quello che l’alto ufficiale non sa è che sotto l’immondizia sono nascoste persone che vengono scaricate nei tunnel dello zoo dove si trovano alcune gabbie sotterranee. Rischiando quindi la propria vita i coniugi Zabinski sono determinati a proteggere gli innocenti fintanto che non trovano un modo per farli scappare.