La grande fuga

La grande fuga è ambientato nel 1942, durante la fase finale della Seconda Guerra Mondiale. Le forze naziste stanno catturando le truppe degli Alleati, tra cui un gruppo di prigionieri inglesi. Questi, considerati le “mele marce“, vengono portati in un campo di prigionia tedesco, lo Stalag Luft in Slesia, gestito dalla Luftwaffe.

Per i prigionieri, l’obiettivo è quello di evadere. In particolare l’aviatore Virgil Hilts, tenta più volte di scappare, anche se i tentativi di fuga si rivelano tutti fallimentari. Questo arriva alla consapevolezza che gli serve un piano con cui fuggire senza essere visto nè ostacolato.

Le cose cambiano quando nel campo arriva il Capo squadrone Roger Bartlett, il quale è accusato dai tedeschi di essere a capo di un’organizzazione che favorisce le evasioni, provocando forte disordine tra le truppe tedesche. Effettivamente costui, progetta un piano di fuga, creando tre tunnel, denominati “Tom”, “Dick” e “Harry”. Questo progetto permetterebbe a ben 250 di fuggire dal campo.

I prigionieri iniziano a lavorare alla grande fuga, cercando di costruire questi tre tunnel, nonostante le difficoltà. Ad ognuno viene assegnato un compito per cercare di dividersi il lavoro e accelerare i tempi: c’è lo scassinatore, il falsario, il sarto, il falegname e vari collaboratori che si occupano di predisporre tutto ciò che è necessario. Nel giorno dell’Indipendenza, però, uno dei tre tunnel viene scoperto e ciò avrà una serie di conseguenze inaspettate..