L’isola dell’ingiustizia – Alcatraz

Henri Young viene arrestato nel 1938. Colpevole di aver rubato 5 dollari, viene condotto ad Alcatraz. qui tenterà l’evasione e verrà quindi posto in isolamento, dove trascorrerà i successivi tre anni, quando il tempo massimo previsto avrebbe dovuto essere di soli 19 giorni. Le terribili condizioni e le torture che Young subisce durante quel periodo di detenzione ne minano profondamente la pische.

Infatti, non appena verrà trasferito insieme agli altri detenuti, Henri ucciderà, nella mensa del carcere, Rufus McCain, l’uomo che l’aveva tradito, mandando a repentaglio il suo tentativo di fuga. L’omicidio avviene sotto l’occhio dei secondini e degli altri prigionieri. Si apre quindi un processo ai danni di Young, al termine del quale lo attenderà la sedia elettrica. James Stamphill, l’avvocato d’ufficio che gli viene assegnato, è però deciso ad imporre un cambiamento in quella prassi.

Nonostante le iniziali difficoltà a creare un dialogo con Young, Stamphill, imposterà la sua linea difensiva attribuendo la responsabilità del comportamento del suo cliente ai metodi del sistema penitenziario americano. Stamphill porta prove concrete a suo favore e accusa Alcatraz di trasformare i suoi detenuti in soggetti mentalmente instabili durante il periodo di detenzione.

Il processo diventa ben presto un caso mediatico. Quando la pena capitale e l’accusa di omicidio di primo grado sembrano essere escluse, Young decide di dichiararsi ugualmente colpevole per non dover sopportare altri dieci anni di prigionia. Stamphill riesce però a ridurre la pena di Young a tre anni, ma quel giorno sarà l’ultimo momento in cui il giovane avvocato vedrà il suo amico e cliente.