Finalmente si torna a parlare di Woody Allen per la sua straordinaria attività di regista e non per notizie decisamente più cupe: è infatti ufficiale la lavorazione del nuovo film del cineasta newyorkese, classe 1935; non si hanno ancora molte notizie, ma è certo che le riprese della pellicola avranno luogo in Spagna.
Woody Allen, insomma, pare intenzionato a tornare sul luogo del “delitto”, a distanza di oltre dieci anni dal celebre “Vicky Cristina Barcelona”, interpretato, fra gli altri, da Javier Bardem, Penelope Cruz, Scarlett Johansson e Rebecca Hall. La pellicola, come noto, è stata uno dei maggiori successi commerciali di Woody Allen e chissà che la Spagna non baci di nuovo in fronte il regista.
Il nuovo film, ancora dunque privo di titolo e senza informazioni riguardanti il cast, verrà girato grazie al sostegno di Mediapro, già tra i finanziatori di altri film di Woody Allen: fra essi spiccano il già citato “Vicky Cristina Barcelona” e “Midnight in Paris”. Al riguardo, Mediapro ha dichiarato quanto segue:
“Abbiamo da 10 anni un rapporto con il signor Woody Allen e, come tutti gli altri progetti che produciamo, giudichiamo il creatore dalla sua opera, non da altri fattori. Tutti i nostri progetti hanno una personalità unica e sosteniamo ogni tipo di voce artistica e idea, e rimaniamo impegnati nella produzione di progetti ben definiti e creativi destinati al pubblico di tutto il mondo”.
Mediapro, insomma, pare fidarsi ciecamente di Woody Allen, a differenza ad esempio di Amazon: è notizia recente, infatti, che il regista abbia fatto causa al colosso dell’e-commerce per aver annullato l’accordo che prevedeva la distribuzione del film “A Rainy Day in New York” (mai distribuito, in conseguenza di tale rottura) e la produzione di altri quattro lungometraggi.
Il contratto, stretto nel 2017, è stato come noto spezzato nel mese di giugno 2018 a causa delle nuove accuse di molestie sessuali rivolte a Woody Allen dalla figlia adottiva Dylan Farrow, situazione che aveva già portato a un’indagine, per la verità terminata senza alcuna conseguenza per l’artista. In sua difesa era intervenuta anche Diane Keaton.